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“Erich Priebke sepolto nel cimitero di un carcere italiano”

Secondo Repubblica la salma si troverebbe in un tomba senza nome né data.
A cura di Antonio Palma
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Erich Priebke, l'ex ufficiale nazista morto a Roma l’11 ottobre scorso, sarebbe sepolto nel cimitero di un carcere italiano in una tomba senza nome né date. Lo rivela il quotidiano Repubblica con un articolo firmato dal direttore Ezio Mauro. Dopo le polemiche, le tensioni e anche gli scontri per il funerale dell'ex capitano nazista tra i responsabili dell'eccidio delle Fosse ardeatine, sarebbe stata questa la decisione delle autorità italiane d'accordo con la famiglia per spegnere ogni clamore sulla vicenda. Il giornale non rivela quale sia la struttura penitenziaria che ospiterebbe la salma di Erich Priebke ma racconta con dovizia di particolari la tomba, segnata solo da una croce di legno duro senza data né nome, che si trova in un recinto all’interno di un carcere "protetto da cancelli, riflettori, inferriate e chiavistelli". Un cimitero in disuso da anni spiega Ezio Mauro dove "Cercare nomi e date sulla pietra delle vecchie tombe è difficile" e "la vecchia cappella in centro al recinto bianco e quadrato sembra chiusa da secoli". Un luogo perfetto dunque per tenere lontano la tomba di Priebke sia da contestazioni che da venerazioni.

La sepoltura di Priebke sarebbe avvenuta dunque nel silenzio, in un cimitero risistemato per l’occasione dagli stessi detenuti del carcere con il direttore della struttura convocato a Roma e legato al vincolo del segreto perché nessuno è stato avvisato "né le guardie, né il sindaco, né il presidente della Regione, né la comunità cittadina". Interpellato dall'Adnkronos sulla rivelazione, l'avvocato Paolo Giachini, legale della famiglia dell'ex capitano delle ss Erich Priebke, ha commentato: "Repubblica fa giornalismo di basso livello, di effetto. Ma la verità è che su questa sepoltura abbiamo deciso in accordo con le autorità di fare silenzio fino a quando la situazione non sarà conclusa e ancora non lo è. Quindi non c'è nulla da dire".

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