Si spara nel Pescarese: “Pignorata la sua casa”, ma Equitalia smentisce

UPDATE ORE 18.30 – La replica di Equitalia. L’agenzia ha precisato di non essere coinvolta nella tragedia di Pescara: “Con riferimento al tragico episodio di oggi avvenuto a Elice in provincia di Pescara – si legge nella nota diffusa da Equitalia – si precisa che la notizia del pignoramento da parte di Equitalia è priva di ogni fondamento. Equitalia, nell'esprimere cordoglio per l'accaduto, precisa che non ha pignorato alcuna abitazione né ha inviato di recente cartelle o avvisi al contribuente”.

Un uomo di 70 anni si è tolto la vita sparandosi nella sua abitazione di Elice, paesino in provincia di Pescara, dopo aver ricevuto una cartella esattoriale di Equitalia. A quanto si apprende la comunicazione da Equitalia annunciava il pignoramento dell'abitazione dell'uomo per alcuni debiti pregressi. Il corpo senza vita dell'uomo è stato trovato martedì sera nella camera da letto della sua casa, ma secondo il medico legale intervento sul posto la morte risalirebbe ad almeno 24 ore prima. Sul posto sono giunti i carabinieri della Compagnia di Montesilvano, sempre in provincia di Pescara, che ora indagano sul caso. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo si è ucciso sparandosi un colpo di arma da fuoco alla testa con un di fucile calibro 12 regolarmente detenuto, che poi è stato sequestrato dai militari dell'Arma.

Preoccupato dai problemi economici – Il 70enne era pensionato e separato dalla moglie, e da tempo viveva da solo dopo essersi allontanato anche dai figli. A quanto si apprende l'uomo in passato avrebbe sofferto di depressione, ma stando al racconto dei parenti, nell'ultimo periodo era preoccupato proprio a causa della situazione economica e dei debiti. L'arrivo della cartelle esattoriale, con l’avvio della procedura di pignoramento della casa, potrebbe aver influito sulla decisione dell'estremo gesto.