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“Entro agosto variante Delta nel 90% dei casi in Europa”: l’analisi del Centro controllo malattie

Secondo Andrea Ammon, direttrice dell’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, “sulla base delle prove scientifiche disponibili, la variante Delta è più trasmissibile di altre circolanti al momento e stimiamo che entro la fine di agosto rappresenterà il 90% di tutti i virus SARS-CoV-2 in circolazione nell’Unione Europea. Accelerare le vaccinazioni”.
A cura di Ida Artiaco
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"Sulla base delle prove scientifiche disponibili, la variante Delta è più trasmissibile di altre circolanti al momento e stimiamo che entro la fine di agosto rappresenterà il 90% di tutti i virus SARS-CoV-2 in circolazione nell'Unione Europea". È quanto ha spiegato Andrea Ammon, direttrice dell’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, commentando il dossier intitolato "Implicazioni della diffusione della variante Delta per UE e SEE", appena pubblicato proprio dall'Ecdc, che analizza costantemente le caratteristiche delle mutazioni virali per informare quanto più rapidamente possibile le autorità sanitarie nazionali dei Paesi membri. "Alcune di queste possono mettere a rischio i nostri sforzi per controllare la pandemia e richiedere azioni immediate", ha aggiunto, riferendosi proprio alla variante individuata in India qualche mese fa.

"Sfortunatamente – ha continuato Ammon  – i dati preliminari mostrano che questa variante può infettare anche individui che hanno ricevuto solo una dose dei vaccini attualmente disponibili. È molto probabile che la variante Delta circolerà ampiamente durante l'estate, in particolare tra i più giovani che non sono oggetto di vaccinazione. Ciò potrebbe causare un rischio per chi è più vulnerabile di sperimentare gravi forme della malattia e morte se non sono completamente vaccinati". Ma c'è una buona notizia: "Ricevere entrambe le dosi di uno qualsiasi dei vaccini attualmente disponibili fornisce un'elevata protezione contro questa variante e le sue conseguenze". Tuttavia, ha aggiunto, "circa il 30% degli individui di età superiore agli 80 anni e circa il 40% degli individui di età superiore ai 60 anni non hanno ancora completato il ciclo di vaccinazione nell'Unione europea. Ci sono ancora troppe persone a rischio di grave infezione da Covid-19 che dobbiamo proteggere il prima possibile. Fino a quando la maggior parte delle persone vulnerabili non sarà protetta, dobbiamo mantenere bassa la circolazione del virus Delta aderendo rigorosamente alle misure di salute pubblica, che hanno funzionato per controllare l'impatto di altre varianti".

Non solo, dunque, distanziamento e uso delle mascherine, ma anche accelerazione della campagna di vaccinazione. "In questa fase – ha concluso Ammon – diventa cruciale che la seconda dose di vaccinazione venga somministrata entro l'intervallo minimo autorizzato dalla prima dose, per aumentare la velocità con cui gli individui vulnerabili vengono protetti. Sono consapevole che per raggiungere questo obiettivo è necessario uno sforzo significativo da parte delle autorità sanitarie pubbliche e della società in generale. Ma ora è il momento di fare il possibile. Abbiamo diversi vaccini sicuri ed efficaci disponibili e ogni singola infezione prevenuta ora attraverso il nostro rispetto delle misure di salute pubblica, è una vita in più che può essere salvata".

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