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Elena uccisa in casa ad Aosta, svolta nelle indagini: arrestato un sospetto per omicidio

Svolta nel caso dell’omicidio di Elena Raluca Serban, la donna di 32 anni trovata morta all’alba di domenica scorsa nella sua casa di Aosta. È stato arrestato dalla polizia un trentaseienne valdostano: Gabriel Falloni, di origini sarde, è accusato di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà.
A cura di Susanna Picone
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Svolta nel caso dell’omicidio di Elena Raluca Serban, la giovane donna di 32 anni di origine romena trovata morta all'alba di domenica scorsa con una profonda ferita al collo nel bagno della casa in cui viveva ad Aosta. Un uomo è stato arrestato in serata dalla polizia. Si tratta di Gabriel Falloni, trentaseienne valdostano originario di Sorso (Sassari): l'uomo è “gravemente indiziato" di essere l'autore dell'omicidio di Elena. Falloni è accusato di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà. La Squadra mobile ha eseguito un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta del pm Luca Ceccanti.

Il sospettato aveva lasciato la Valle d'Aosta dopo l'omicidio di Elena – Secondo quanto ricostruito finora, il trentaseienne aveva lasciato la Valle d'Aosta dopo il delitto della giovane donna ed era stato in varie città, tra cui Genova da dove probabilmente ha cercato di rientrare in Sardegna. Falloni ha precedenti per tentata violenza sessuale (era stato condannato a 4 anni di carcere). A quanto si apprende, la polizia era sulle sue tracce già da giorni. L’arresto è scattato oggi al rientro del sospettato in Valle d'Aosta. Maggiori dettagli sull'arresto verranno forniti domani durante una conferenza stampa della polizia.

Le indagini dopo il delitto di Elena – Dopo il delitto le indagini si sono concentrate intorno al mondo della prostituzione e dal modo in cui era stato trovato il corpo di Elena si era pensato anche a un regolamento di conti. La squadra mobile della questura, coordinata dal pm Luca Ceccanti, sta ricostruendo la vita della giovane donna, che da poco si era trasferita dalla Toscana in Valle d'Aosta, anche attraverso l'analisi dei tabulati e dei dati dei cellulari e delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza presenti nei dintorni dell’abitazione di Aosta teatro del delitto.

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