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Elena, che combatte il cancro a suon di video: “Così lotto per realizzare i miei sogni”

La storia di Elena Martignango, di Fanzolo, in provincia di Treviso, che ha aperto un canale su YouTube per condividere la sua battaglia al linfoma di Hodgkin al quarto stadio e per aiutare quanti come lei sono nella stessa situazione: “Avevo solo un po’ di febbre, pensavo fosse stress poi è arrivata la terribile diagnosi. Da grande vorrei diventare una make-up artist e lavorare nel settore della moda: farò di tutto per realizzare questo sogno”.
A cura di Ida Artiaco
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Elena Martignago, 16 anni (Instagram).
Elena Martignago, 16 anni (Instagram).
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"Io dico sempre di essere guarita nel momento in cui ho scoperto di essere malata, perché ho accettato subito la patologia inconsapevolmente. Ancora oggi tutti mi chiedono come faccio a stare così bene". A parlare è Elena Martignago, di Fanzolo, piccolo comune di circa duemila anime in provincia di Treviso, che a soli 16 anni combatte già una dura battaglia contro una forma aggressiva di tumore, il linfoma di Hodgkin, ma che non ha perso la voglia di vivere e la spensieratezza della sua età. Soprattutto, non ha smesso di sognare il suo futuro e di lavorare per realizzare i suoi sogni. Per questo ha anche aperto un canale YouTube, dove con i suoi video ha deciso di condividere con il mondo della Rete le difficoltà della sua patologia e di aiutare tutti quelli che si trovano nella sua stessa situazione. Come ha raccontato a Fanpage.it, il suo calvario è cominciato a febbraio dello scorso anno, quando ha avvertito malessere e qualche linea di febbre.

"Avevo sempre un po' di febbre, ma io non gli avevo dato troppo peso – ha raccontato Elena -. In quel periodo avevo appena cominciato lo stage per l'alternanza scuola-lavoro e quindi pensavo fosse solo stress e stanchezza. Ma ogni mese la febbre ritornava sempre, fino al 10 maggio, il giorno del mio compleanno, quando il mio papà ha deciso di farmi fare delle analisi del sangue. Tutti i valori però erano sballati. Ci siamo allarmati e la mia dottoressa ci ha mandati d'urgenza in pediatria all'ospedale di Padova, dove mi hanno fatto una serie di esami, tra cui anche una biopsia, il prelievo di un linfonodo sotto al braccio, da cui è emersa la diagnosi, che ho avuto infine il 3 giugno: era un linfoma di Hodgkin. Da lì è stato tutto di corsa, ancora non riesco a realizzare che siano passati tutti questi mesi".

Il Linfoma di Hodgkin è una forma di tumore che si origina dalle cellule linfoidi normalmente presenti nel sangue, nel midollo osseo, nei linfonodi e in molti altri organi, ed è una delle forme di cancro più frequenti nella fascia di età tra i 15 e i 35 anni. Quando Elena l'ha scoperto era già al quarto stadio, per cui è stata sottoposta immediatamente ad un primo ciclo di chemioterapia. "Ho cominciato le cure dopo 3 giorni dalla diagnosi. Ho smesso di andare a scuola, frequentavo il secondo anno dell'istituto di estetica, e mi hanno detto che avrei dovuto fare ben 6 cicli di chemio perché il linfoma era molto avanzato. A breve dovrei cominciare il quinto. Trascorro le mie giornate studiando a casa per tenere il passo con i miei compagni di classe e facendo dei video che condivido sul mio canale YouTube".

Alla domanda sul perché abbia pensato di lanciare un canale sulla famosa piattaforma di video sharing dedicato alla sua malattia, Elena non ha dubbi: "Il mio medico mi disse di non cercare assolutamente su internet informazioni sulla malattia, dal momento che ci sono tantissime inesattezze ed errori. Ma io l'ho fatto. Tuttavia, sul linfoma di Hodgkin non ho trovato nulla, se non due brevi video. Così ho pensato di farli io, per essere d'aiuto agli altri, per cercare di dare risposte alle loro domande raccontando un po' della mia storia. Mi rende davvero felice. Vorrei far capire a tutti che bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno, affrontare anche le difficoltà col sorriso sulle labbra. Se si accetta mentalmente la malattia, anche il corpo comincia a guarire. Io dico sempre di essere guarita nel momento in cui ho scoperto di essere malata, perché ho accettato subito la patologia inconsapevolmente. Ancora ora tutti mi chiedono come faccio a stare così bene. Io in 4 mesi non ho sentito niente, mi stupisco anche io ma credo sia una questione mentale. Il supporto dei miei genitori e delle mie sorelle maggiori è stato fondamentale, mi sono stati sempre vicino, non sono mai stata da sola. Ho avuto anche la fortuna di vivere questo momento con il mio fidanzato, che non si è allontanato da me quando gli ho detto di essere malata. Da grande vorrei diventare una make-up artist e lavorare nel settore della moda: farò di tutto per realizzare questo sogno".

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