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Covid 19

È morto il pastore tedesco Buddy, era il primo cane positivo al covid negli Stati Uniti

È morto Buddy, il pastore tedesco di sette anni di Staten Island, New York, che era stato il primo cane a risultare positivo al coronavirus negli Stati Uniti. L’animale si è spento dopo tre mesi di malattia: ad aprile era stato contagiato dal suo padrone, che solo sei settimane dopo è riuscito a ottenere il tampone anche per lui.
A cura di Simone Gorla
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È morto Buddy, il pastore tedesco di sette anni che era stato il primo cane risultato positivo al coronavirus negli Stati Uniti. Si è spento dopo tre mesi di malattia: ad aprile era stato contagiato dal suo padrone, che dopo mesi è riuscito a far fare il tampone anche a lui.

Morto il cane Buddy, primo esemplare malato di Covid negli Stati Uniti

La storia di Buddy e quella della sua famiglia è stata raccontata dal National Geographic. Tutto è iniziato a metà aprile quando, poco prima del suo settimo compleanno, Buddy ha iniziato ad avere difficoltà a respirare. Da quel momento i suoi proprietari hanno dovuto lottare per ottenere un test anche per l'animale. Sei settimane dopo ci sono riusciti e Buddy è stato il primo cane negli Stati Uniti ad essere confermato positivo per SARS-CoV-2.

Il contagio probabilmente trasmesso dal proprietario

L'animale non è riuscito a sopravvivere alla malattia, nonostante le cure amorevoli e i tentativi dei veterinari. È deceduto l'11 luglio. Fino a quel momento i dettagli del caso e l'identità della famiglia non erano stati resi noti. Si sapeva solo, da un comunicato stampa rilasciato dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti all'inizio di giugno, che si trovava a Staten Island, New York, ed era un pastore tedesco. La nota confermava anche la probabile trasmissione del virus dal proprietario, positivo a covid.

La famiglia: È stato l'amore della nostra vita

"Buddy è stato l'amore della nostra vita, ha portato gioia a tutti", ha detto la proprietaria, Allison Mahoney, al National Geographic, raccontando anche la frustrazione dovuta alla poca attenzione ricevuta dalle autorità sanitarie. Dopo la diagnosi di Buddy, il marito di Allison, Robert, aveva chiesto ai funzionari veterinari di New York, che erano responsabili del caso, se fossero intenzionati a fare ulteriori test su Buddy, ma nessuno se ne è mai interessato, denuncia ora la famiglia.

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