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Duplice femminicidio a Naro, Delia Zarniscu e Maria Rus uccise dopo il tentativo di violenza

Delia Zarniscu e l’amica Maria Rus sarebbero state uccise dopo un tentativo di violenza sessuale da un 24enne che le due donne conoscevano. L’uomo, un bracciante già noto alle forze dell’ordine, avrebbe prima aggredito Maria Rus e poi Delia Zarniscu.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Slitta a domani l'interrogatorio del 24enne ripreso da una telecamera di videosorveglianza nei pressi delle abitazioni di Delia Zarniscu e Maria Rus. Il giovane Omar Edgar Nedelkov avrebbe ucciso le due donne nella notte tra il 4 e il 5 gennaio nel paese in provincia di Agrigento. Prima avrebbe aggredito Delia Zarniscu nei pressi della sua abitazione: dopo una cena con lei e un amico, la conversazione cade su un'amica della 58enne, Maria Rus, 

La donna, che ha una figlia, vive da sola in un'abitazione di Naro poco lontano dalla casa di Delia Zarniscu. Il 24enne dice all'amica che vorrebbe avere un rapporto sessuale con la donna, ma lei gli fa notare che Rus non ha la stessa intenzione. A quel punto, subito dopo cena, il giovane prova a fare irruzione nell'abitazione della donna che però lo caccia in malo modo. Intorno alle 3 del mattino, la telecamera della zona lo inquadra mentre vaga per le strade del Paese.

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Nedelkov ha poi provato a rientrare nell'abitazione di Maria Rus dopo aver salutato l'amico che era stato con lui a cena. Cerca di abusare di lei, ma la donna riesce a respingerlo e lui la uccide. Subito dopo, l'uomo ha dato fuoco al divano e al cadavere della donna. Dopo aver aggredito Rus, si è recato nuovamente a casa di Delia Zarniscu.

Maria Rus
Maria Rus

Dopo un primo tentativo di farle del male, la segue in strada e riesce a trascinarla nuovamente in casa. Le lancia contro alcuni mobili, poi la lascia a terra in una pozza di sangue. Nedelkov usa il suo cellulare per chiamare l'amico che era con loro a cena e lui accorre sul luogo del delitto. Quando capisce cosa è accaduto, si rifiuta di coprire il bracciante 24enne e riesce a scappare, dando così l'allarme.

Il fermato ha chiamato il 112 nello stesso istante, raccontando di essere stato lui a fermare l'assassino. Cerca sponda nella fidanzata, ma lei non lo copre e consegna i vestiti sporchi di sangue alle forze dell'ordine. A Naro, il giorno del funerale, sarà lutto cittadino. Prima però si devono ultimare le autopsie.

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