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Due ciclisti bloccano l’accesso al treno a un bambino autistico: “Non è disabile, è solo maleducato”

Nel weekend una donna con figlio autistico a carico e due ciclisti sono stati protagonisti di un diverbio alla stazione di Genova Vesima. I due avevano bloccato l’accesso a un vagone con le biciclette causando una crisi al bimbo di 5 anni. Redarguiti dalla mamma del piccolo, le hanno chiesto di esibire i documenti che attestavano la disabilità del minore.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Una donna con un bambino autistico e due ciclisti sono stati protagonisti di un diverbio su un treno regionale alla stazione di Genova Vesima nel fine settimana. La donna ha raccontato di aver redarguito i due ciclisti che occupavano l'ingresso di un vagone con le bici. L'intervento del capotreno, secondo quanto riferito da Trenitalia, ha risolto la situazione.

I due uomini avevano ostruito il passaggio causando grandi disagi al bambino autistico di 5 anni. Redarguiti dalla madre del piccolo, i due hanno chiesto alla donna di mostrare loro i documenti che attestavano la disabilità del figlio.

Da qui è nata una violenta discussione interrotta poi dal capotreno. La donna ha raccontato che i due ciclisti le hanno detto di non vedere vedere alcun disabile a bordo ma "solo un bambino maleducato". Il piccolo però era in preda a una crisi di nervi causata da una situazione di stress. A sostenere la giovane madre alcuni passeggeri che sono intervenuti per chiamare il capotreno e far scendere i due uomini.

La donna ha riferito di esser stata costretta a mostrare i documenti che attestavano la disabilità del bimbo di 5 anni anche ai dipendenti di Trenitalia.

L'azienda invece ha fatto sapere di essere intervenuta per risolvere il problema in poco tempo senza pensare di verificare l'identità dei presenti. La società ha espresso il suo rammarico per quanto accaduto e ha cercato di mettersi in contatto con la madre del piccolo per esprimerle personalmente solidarietà.

Dopo che i due ciclisti hanno lasciato il treno, la donna e il suo bambino hanno potuto accedere ai posti a sedere all'interno del vagone, spalleggiati dagli altri passeggeri che hanno offerto la loro assistenza ad entrambi.

Un episodio simile si è verificato lo scorso aprile su un treno Genova-Milano: 27 passeggeri disabili e i loro accompagnatori erano stati costretti a scendere dal convoglio preso d'assalto da turisti che si rifiutavano di liberare i posti a sedere regolarmente prenotati dalla comitiva. I 27 passeggeri disabili sono stati poi costretti a tornare nel capoluogo lombardo in pullman.

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