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Nella bufera di neve per 2 km per l’ultimo saluto al marito che la vede e muore

Una donna di Acquasanta Terme e suo figlio sono stati protagonisti di una vera e propria odissea: hanno percorso due chilometri in mezzo alla neve per raggiungere l’ospedale, dove il marito di lei stava per morire.
A cura di Davide Falcioni
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Due chilometri percorsi in mezzo a muri di neve e sotto una vera e propria bufera per poter dare l'ultimo abbraccio a un caro ricoverato in ospedale. La storia arriva da Acquasanta Terme, borgo di montagna in provincia di Ascoli Piceno in cui la settimana scorsa sono caduti non meno di due metri di neve, con alcune frazioni che sono rimaste completamente isolate per giorni. Ebbene, come racconta Il Resto del Carlino in questa situazione si è consumata una bella storia di affetto. Romolo Nespeca, questo il nome del protagonista, è riuscito a recuperare la madre e ad accompagnarla al nosocomio di Ascoli Piceno poco prima che suo marito si spegnesse a causa di un male incurabile.

"La mattina di venerdì, quando ho saputo che le condizioni di mio padre, ricoverato in ospedale in seguito a una grave malattia, si stavano aggravando, non ci ho pensato su e sono andato a cercare di recuperare mia madre a Venamartello, frazione di Acquasanta", ha spiegato Romolo. L'impresa è stata tutt'altro che facile: la strada, infatti, era completamente ostruita dalla neve e le ruspe erano al lavoro nel tentativo di liberarla. L'uomo si è ben presto accorto che le operazioni di sgombero procedevano troppo a rilento, così ha camminato e gattonato nella neve per due chilometri e raggiunto la madre: "Ho sperato in un intervento dell’elicottero – ha raccontato al Carlino – ma ormai era notte e non c’erano più le condizioni per volare. Allora io e mia madre ci siamo incamminati. Mia madre ha più di sessant’anni e per lei non è stato semplice. Ho cercato di farle strada provando a scavare un sentiero davanti a me e facilitarle il passaggio".

Sono servite due ore di cammino a Romolo e alla madre per raggiungere una ruspa, che li ha accompagnati all'automobile. L'uomo e la donna sono arrivati all'ospedale intorno alle 21, "giusto in tempo per consentire ai miei genitori di darsi un ultimo abbraccio. Poi, poco dopo la mezzanotte, mio padre è morto, tra le braccia di mia madre".

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