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Due amici cadono nel fiume Toce durante una gita: morto un 50enne, l’altro si salva aggrappandosi a una roccia

Due uomini sono caduti nel fiume Toce, agli orridi di Uriezzo, nel cuore del Verbano-Cusio-Ossola. Il corpo senza vita di uno dei due, un uomo di 50 anni, è stato recuperato alcune ore dopo; l’altro si è invece salvato aggrappandosi a una roccia.
A cura di Eleonora Panseri
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Due uomini sono caduti oggi, domenica 25 maggio, nel fiume Toce, agli orridi di Uriezzo, nel cuore del Verbano-Cusio-Ossola. Il corpo senza vita di uno dei due, un uomo di 50 anni, è stato recuperato alcune ore dopo; l'altro si è invece salvato aggrappandosi a una roccia.

L'allarme è stato lanciato intorno alle 13.15 dopo che le due persone sono scivolate in acqua nelle pozze sotto il ponte di Maiesso, nei pressi delle Marmitte dei Giganti, tra Baceno e Crodo.

A quanto si apprende, i due si erano recati sul posto per fare una gita insieme ad altri amici. Il 50enne è subito scomparso sott'acqua, inghiottito dal fiume, mentre la persona che era con lui è riuscita ad aggrapparsi ad alcune rocce e a salvarsi.

Subito sono partite le ricerche e sul posto si sono recati i tecnici del Soccorso Alpino, i Vigili del Fuoco e i militari della Guardia di Finanza, specializzati in operazioni fluviali e forre. Con loro anche la squadra forre del Soccorso Alpino, esperta in interventi nei canyon.

I soccorritori hanno recuperato con manovre di corda la persona aggrappata alla roccia, consegnandola in condizioni di ipotermia all'autoambulanza.

Attualmente l’uomo è ricoverato presso l'ospedale San Biagio di Domodossola, riporta Il Resto del Carlino. Per il ritrovamento della salma è stato necessario l'intervento dei sommozzatori che hanno impiegato alcune ore.

L'Orrido è una formazione geologica caratterizzata da gole e canyon scavati dall'azione dei torrenti, per questo la fase di recupero della salma è stata particolarmente complessa, proprio a causa della conformazione dell’area.

La zona è molto bella, ma anche pericolosa: l’area è disseminata di cartelli che ricordano i rischi se si lascia il tracciato indicato.

Al momento non è stata resa nota l’identità della vittima che, a quanto si apprende, era residente nel Varesotto. Sono in corso accertamenti per ricostruire l'esatta dinamica dell’accaduto.

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