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Droga al detenuto in cella, cappellano ed ex carabiniere arrestato: in convento anche armi e soldi

Nella sua stanza al convento gli agenti hanno ritrovato una pistola calibro 38 con matricola abrasa, un fucile a canne mozze, oltre duecento proiettili e cartucce modificate artigianalmente.
A cura di Antonio Palma
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Si è presentato in carcere normalmente contando sulla suo ruolo di cappellano per non essere perquisito ma una volta arrivato a colloquio con uno dei detenuti, gli avrebbe consegnato un panetto di hashish da 75 grammi avvolto in cellophane e nastro isolante, prima di andare via dalla cella come se nulla fosse. Queste le pesanti accuse di cui deve rispondere il cappellano del carcere di Enna, arresta ieri alla polizia penitenziaria per il reato di spaccio di droga.

La scoperta è avvenuta quando mercoledì mattina in cella è scattata una perquisizione a sorpresa nell'ambito di una campagna di controlli a seguito del ritrovamento di droga nelle celle dei detenuti nei mesi precedenti. Gli agenti hanno rinvenuto il cospicuo  quantitativo di hashish nelle parti intime del detenuto e i sospetti sono ricaduti subito sul Cappelano che lo aveva incontrato poco prima.

Anche a carico del sacerdote dunque è scattata la perquisizione immediata che però ha dato esito negativo. Il prelato, sentito come persona informata sui fatti, poco dopo però ha confessato di aver lui stesso introdotto lo stupefacente in carcere ed è scattato l'arresto in flagranza di reato.

Visti i gravi reati, i controlli degli agenti però sono proseguiti per tutta la giornata, sia all’interno della casa circondariale di Enna sia infine, con il via libera della Procura, al Convento dove risiede il Cappellano.

Qui l'ulteriore scoperta di armi e un’ingente quantità di denaro occultato e nella disponibilità del cappellano ed ex carabiniere. Nella sua stanza infatti gli agenti hanno ritrovato una pistola calibro 38 con matricola abrasa e un fucile a canne mozze, oltre duecento proiettili calibro 9, sei cartucce ricondizionate artigianalmente, un taser, un coltello a uncino e due sciabole. Per lui è scattato l'arresto e il trasferimento al carcere ad Agrigento, su disposizione del pm

Intanto, inattesa delle ulteriori indagini, l'Ordine dei Frati Minori Conventuali da cui l'indagato dipende, ha avviato un decreto di "sospensione dall’esercizio del sacro ministero", prendendo atto degli avvenimenti che lo vedono coinvolto, ed “esprimendo piena fiducia nell’operato della Magistratura Ennese”.

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