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Dramma in Questura, poliziotta si uccide con pistola d’ordinanza a Verona

L’agente 46enne ha tentato il suicidio sparandosi un colpo con la pistola d’ordinanza alla Questura di Verona.
A cura di Antonio Palma
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La vittima è una poliziotta di 46 anni madre di una bambina in tenera età che era in servizio in Veneto, presso l’ufficio personale della Questura veronese. Il dramma si è consumato ieri, lunedì 12 settembre, quando la donna avrebbe estratto la pistola di ordinanza facendo fuoco contro se stessa.

A dare notizia del tentativo di suicidio sono stati i sindacati di polizia che hanno o diffuso alcune note parlando del decesso dell'agente. La Questura di Verona mantiene sulla vicenda il più stretto riserbo.

Il tragico gesto è avvenuto negli uffici della Questura a Verona, dove la poliziotta era in servizio. L'allarme è scattato nella serata di ieri, lunedì 12 settembre, quando la donna avrebbe estratto la pistola di ordinanza facendo fuoco .

A lanciare l’allarme gli stessi colleghi dopo aver sentito lo sparo. Gli agenti l’hanno trovata riversa in una pozza di sangue. La donna è stata quindi immediatamente soccorsa dal personale del Suem 118 accorso sul posto e trasportata poi d’urgenza in ospedale. Le sue condizioni erano apparse fin da subito disperate ed è morta dopo essere stata ricoverata in rianimazione.

La notizia arriva a pochi giorni da altri tre casi di suicidio che hanno riguardato due poliziotti e un carabiniere. Secondo la drammatica portata avanti dall'Osservatorio Suicidi in Divisa, sono 49 le vittime tra le forze dell’ordine dall’inizio dell’anno, di cui un terzo solo nella polizia di stato. Numeri drammatici  che si sommano ai 57 eventi suicidari dell’anno scorso e ai 51 dell’anno precedente e che potrebbe essere addirittura superiori.

"Sono numeri agghiaccianti e, come è noto, la media fra gli operatori del comparto che si tolgono la vita è ben superiore alla media nazionale che conta inoltre tutte le fasce d'età, mentre quella dei colleghi è una fascia anagrafica delimitata. Continuare ad assistere inermi a questa ecatombe non si può. E, se pure nessuno può conoscere le singole realtà di fragilità e di sconforto che sfociano in simili tragedie, ciò che sappiamo, appartenendo a questo mondo, è che i disagi, i sacrifici, le difficoltà sono tante e tali che certamente alleviarle ed eliminarle, quando possibile, sarebbe determinante" ha dichiarato Valter Mazzetti, segretario generale del sindacato Fsp Polizia di Stato, aggiungendo: "Attendiamo provvedimenti concreti che contribuiscano ad alleviare le difficoltà tecnico-operative ed organizzative di un settore che richiede investimenti seri. Perché la sicurezza, proprio come la vita delle persone che lavorano per essa, non può essere considerata un costo".

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