Crotone, bimba di 35 settimane muore in grembo: indagati due operatori e una ginecologa

Dramma a Crotone, dove una mamma alla 35esima settimana di gravidanza ha perso la bambina che aveva ancora in grembo. Sulla vicenda, che risale allo scorso 16 agosto, è stata aperta un'inchiesta e tre persone risultano indagate con per omicidio colposo. Si tratta, secondo quanto riporta la Gazzetta del Sud, di due operatori sanitari del reparto di Ginecologia e ostetricia dell'ospedale San Giovanni di Dio, dove la donna si era recata poco prima del decesso del feto, ed una ginecologa del consultorio di Cutro. Il pubblico ministero, che sta coordinando l'attività investigativa, condotta dai poliziotti della Squadra Mobile ha incaricato un medico legale per eseguire l'autopsia sul corpicino del feto affinché si faccia chiarezza sulle cause del decesso.
I fatti risalgono allo scorso 13 agosto, quando la donna, residente a Cutro, si era recata in ospedale per una visita di controllo in quanto la sua ginecologa di fiducia si trovava in ferie. Qui i medici, dopo averla controllata, le avrebbero detto di ritornare il 17 per ulteriori accertamenti. In quella occasione, sarebbero anche emersi dei valori alterati come l'eccesso di liquido amniotico. Ma a distanza di pochi giorni, la donna avrebbe iniziato a non avvertire più i movimenti della piccola. È tornata il 16 agosto al San Giovanni di Dio ma dal tracciato cardiotocografico è stata constatata la morte della bimba, che al momento non trova ancora una spiegazione. Per chiarire tutti i dubbi legati alla vicenda bisognerà aspettare i risultati dell'esame autoptico che verrà effettuato sul feto nei prossimi giorni. È questo il secondo caso di malasanità che si verifica in Calabria nel giro di pochissimi giorni: solo il 24 agosto è arrivata la notizia del decesso di Mariangela Simona Colonnese, 34enne incinta al sesto mese, avvenuto poco prima all'ospedale Annunziata di Cosenza. La donna era arrivata al pronto soccorso lamentando forti dolori addominali, ma era poi stata dimessa prima di ritornare una volta peggiorate le sue condizioni. Undici persone sono state iscritte nel registro degli indagati per accertare eventuali responsabilità.