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Dopo un incidente rischia la sedia a rotelle: due anni dopo percorre il cammino di Santa Barbara

Michela, fotografa 35enne, ha rischiato la sedia a rotelle dopo un terribile incidente che ha causato la frattura scomposta del femore. I medici le dicevano che non avrebbe più potuto camminare, ma due anni e mezzo dopo percorre 200 chilometri del cammino di Santa Barbara grazie alla riabilitazione. “
A cura di Gabriella Mazzeo
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Michela Medda ha rischiato di non poter più camminare in seguito a un grave incidente d'auto. Probabilmente, secondo i medici, la riabilitazione non sarebbe stata sufficiente, ma la 35enne non si è arresa. Dopo un lungo percorso riabilitativo e un periodo di tempo sulla sedia a rotelle, si è rialzata fino ad essere in grado di percorrere 200 chilometri del cammino di Santa Barbara, che è un un'avventura di 500 chilometri suddivisi in 30 tappe. Ha deciso di partire per un'avventura, per dimostrare a se stessa che quella gamba, pur avendone passate tante, avrebbe potuto fare ancora molto altro. "Sono salva per miracolo, i medici non pensavano che avrei potuto camminare di nuovo" racconta la fotografa a proposito dell'incidente che ha stravolto la sua vita.

Il 1 settembre del 2018 uno scontro frontale nel rettilineo per San Gavino Monreale (Sud Sardegna) le ha fratturato una gamba. "Una frattura scomposta pluriframmentata del femore sinistro – spiega la ragazza -. Era letteralmente scollegato dalla gamba. Io non credevo alla gravità della situazione, pensavo sarebbe stato sufficiente indossare il gesso. Poi ho iniziato a capire cosa mi stava accadendo. Non mi sono mai arresa e non ho mai accettato l'idea che non avrei più potuto fare trekking: ho deciso che avrei intrapreso nuove sfide ogni giorno".

Dopo un intervento di osteosintesi, la 35enne ha mollato le stampelle nel febbraio del 2019 in seguito a un lungo percorso riabilitativo. In primavera ha ripreso a camminare, anche se non più come prima. Sarà impossibile, spiega, perché la gamba sinistra è leggermente più corta. Quella di Michela è un'invalidità al 30%. "Sento dolori lancianti delle volte quando mi alzo, ma ho imparato a conviverci – racconta ancora -. Ho imparato ad accettare anche le cicatrici che ormai fanno parte di me". Il percorso del cammino di Santa Barbara si è concluso un po' prima, ma solo perché la Sardegna stava per entrare in zona arancione. "Ci ritornerò: la sfida va completata. L'ho promesso a me stessa nei giorni più bui" ha ribadito

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