“Deve pagare 1500 euro di bollette” ma Kevin è morto 3 anni fa prima del contratto: “Meraviglie del mercato libero”

“Energia elettrica per i vivi e pure per i morti, le meraviglie del mercato libero”, è l’amaro commento dei parenti di Kevin Boccolini, un 31enne di Foligno scomparso prematuramente nell’aprile del 2022, dopo aver ricevuto una lettera di diffida per il recupero credito per bollette non pagate dal defunto per circa millecinquecento euro. In realtà infatti quel contratto era stato firmato a suo nome ma mesi dopo la morte dell’uomo, da sconosciuti e in un’altra città.
A denunciare i fatti sono stati i parenti, sia formalmente ai carabinieri e all’autorità garante del mercato elettrico sia pubblicamente rivolgendosi al Corriere Adriatico. “Dovete pagare 1500 euro di bollette elettriche scadute e non pagate da vostro figlio” è la comunicazione formale arrivata nelle scorse settimane ai genitori del 31enne umbro riaprendo una dolorosa e mai rimarginata ferita.
L’uomo infatti combatteva da tempo una battaglia contro una grave forma di distrofia muscolare che lo aveva anche privato della possibilità di parlare e muoversi. Anche per questo i parenti hanno subito capito che non poteva essere stato lui a firmare quel contratto. La certezza però è arrivata solo dopo diversi scambi di email e comunicazioni formali visto che sull’avviso non era riportato il numero di contratto.
“Solo dopo serrati carteggi a mezzo pec sono riuscita ad avere il contratto e vedere quanto è gravemente occorso” ha spiegato la cugina dell’uomo, l’avvocata Monia Mancini, rivelando: “La lettera è indirizzata anche ai suoi genitori, in qualità di eredi. Tutto per un contratto firmato nel settembre 2022, diversi mesi dopo il suo decesso, e relativa fornitura di energia elettrica in un piccolo e sconosciuto comune in provincia di Napoli”.
“Una società non può non controllare in maniera approfondita ciò che viene richiesto agli utenti. Il contratto è firmato da un altro Kevin che di cognome non fa Boccolini e che abita nel napoletano. Una persona che ha utilizzato indebitamente il codice fiscale e gli altri dati di Kevin Boccolini. Avrebbero dovuto almeno verificare prima di emettere fatture” conclude la legale.