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Delitto Rosboch, assolta madre di Defilippi: “Non aiutò il figlio a uccidere l’insegnante”

Caterina Abbattista, mamma di Grabriele Defilippi, l’uomo reo confesso del delitto della sua ex insegnante e condannato a 30 anni di carcere, è stata assolta dal Tribunale di Ivrea dall’accusa di concorso in omicidio. Condannata invece a 14 mesi di reclusione per la truffa ai danni della vittima.
A cura di Antonio Palma
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Caterina Abbattista non aiutò il figlio Grabriele Defilippi a uccidere Gloria Rosboch, l'insegnante di Castellamonte, nel Canavese, scomparsa  il 13 gennaio del 2016 e ritrovata cadavere  il 19 febbraio successivo nella cisterna di una discarica abbandonata nei dintorni di Rivara, nel Torinese. Così ha stabilito oggi il Tribunale di Ivrea nel processo di primo grado contro la mamma dell'uomo reo confesso del delitto e condannato a 30 anni di carcere nel settembre dello scorso anno. Contrariamente alla richiesta dei pm, Caterina Abbattista infatti è stata assolta dall’accusa di concorso nell'omicidio dell’ex insegnante del figlio. Nello stesso procedimento giudiziario la donna invece è stata condannata a 14 mesi di reclusione per la truffa ai danni della vittima. Accolta dunque la tesi difensiva dei legali della donna, gli avvocati Levi e Zancan, che in aula avevano sostenuto come la Abbattista non avesse nulla  a che fare col delitto.

Al contrario il procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, nella sua requisitoria aveva chiesto la condanna a 16 anni di carcere per la donna. Secondo l'accusa, infatti, oltre a sapere della truffa ai danni dell'insegnante, Caterina Abbattista era a conoscenza dei propositi omicidi del figlio e non avrebbe fatto nulla per fermarlo. "Caterina Abbattista ha avallato la truffa, sapeva dell'omicidio e non si è opposta. Avrebbe fatto qualunque cosa pur di impedire il carcere al figlio" aveva spiegato il pm. Come stabilito dai processi nei confronti di  Grabriele Defilippi e del suo amico e amante, il 54enne Roberto Obert, anche lui condannato a 19 anni per lo stesso delitto, a scatenare l'omicidio fu proprio la truffa da 187mila euro di cui Gloria Rosboch era stata vittima.

La donna infatti, dopo aver scoperto l'inganno, aveva denunciare tutto ai carabinieri. Per questo Defilippi e Ober avrebbero attirato Gloria Rosboch in una trappola facendo finta di volerle restituire parte dei soldi ma l'avrebbero uccisa e si sarebbero poi disfatti del cadavere.  Arrestato pochi giorni dopo il ritrovamento del cadavere di Rosboch, il giovane ha confessato l’omicidio durante il processo. Dalle successive indagine venne fuori anche il ruolo della madre di Delipippi nella truffa.  La donna dal suo canto però ha sempre proclamato la sua innocenza. "Con l'omicidio non c'entro. A mio figlio Gabriele ho sempre insegnato a comportarsi bene. Se poi lui ha preso una strada sbagliata non posso farci nulla" aveva spiegato.

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