Dalla notte di sesso all’incubo: sequestrato e picchiato per ore a Lecce perché i soldi non bastano

Sembrava un incontro occasionale, un accordo per qualche ora di compagnia. Invece, quella notte tra il 29 e il 30 ottobre 2021, per un uomo di Lecce si trasformò in un incubo. Quello che doveva essere un momento privato si è presto trasformato in una vicenda di violenza, minacce e richieste di denaro, che oggi approda nelle aule di tribunale.
Davanti al gup Angelo Zizzari, lunedì 17 novembre 2025, si è celebrata l’udienza preliminare che ha deciso il destino processuale di due giovani donne baresi: Marilena Lopez, 36 anni, e Federica Devito, 26. Entrambe dovranno rispondere di accuse pesanti: sequestro di persona a scopo di estorsione, rapina pluriaggravata e lesioni personali aggravate.
Secondo la ricostruzione della procura, la vittima aveva accettato di trascorrere la notte con le due imputate. Ma quando si sono palesati dei “problemi” sulla tariffa pattuita, l’uomo – rimasto senza contanti – sarebbe stato trattenuto contro la sua volontà nell’appartamento del centro di Lecce. Ore di tensione, fatte di minacce e percosse, fino al giorno successivo, quando è entrato in scena un terzo soggetto: un brindisino che si sarebbe impossessato delle chiavi dell’auto del cliente.
La vicenda si era conclusa con un taxi verso il bancomat, altri soldi consegnati e, infine, la restituzione delle chiavi solo dopo un ulteriore pagamento. L’uomo era lasciato a due chilometri da casa, ferito e spaventato, e solo allora era stato in grado di allertare le forze dell’ordine. Le lesioni riportate gli erano valse una prognosi di dieci giorni.
Il brindisino, difeso dall’avvocato Laura Beltrami, è stato dichiarato non imputabile perché incapace di intendere e di volere al momento dei fatti. Per Lopez e Devito, invece, il processo è ormai alle porte: Lopez, difesa dall’avvocato Dario Paiano, ha scelto il rito abbreviato, con udienza fissata al 16 febbraio 2026; Devito, assistita dal legale Tiziano Tedeschi, affronterà il rito ordinario, con prima udienza il 4 febbraio 2026.
Entrambe risultano già coinvolte in un’altra inchiesta su un presunto giro di prostituzione minorile tra le province di Bari e Bat.