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Da Siena alla Bulgaria, sgominata la banda dei furti nei capannoni industriali del Centro-Nord

L’operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Siena costituisce l’epilogo di una complessa attività investigativa, avviata nel settembre 2018, su alcuni furti. Gli accertamenti hanno permesso di individuare un gruppo criminale molto attivo nel centro nord dell’Italia e la Bulgaria, dedito a reati predatori.
A cura di Susanna Picone
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È cominciata nella notte una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Siena che, coadiuvati dalla Polizia Nazionale Bulgara, hanno dato esecuzione fra Italia e Bulgaria a nove mandati di Arresto Europei, su sedici indagati complessivi. Indagati che devono rispondere di associazione per delinquere, furti e ricettazioni. La banda, composta per intero da cittadini bulgari, secondo quanto accertato nel corso delle indagini ha compiuto nel nostro Paese una serie di furti in capannoni industriali, in tutto il Centro Nord e sulla costa adriatica, ricostruiti con un certosino lavoro dai militari dell'Arma di Siena, conducendo poi interi tir di refurtiva in Bulgaria, dove tali materiali, spesso ad alto valore tecnologico, venivano ricettati. L’indagine è iniziata circa un anno fa ed è stata coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal gip su richiesta della Procura senese anche sulla base delle risultanze investigative acquisite attraverso il supporto di Eurojust (European union agency for criminal justice cooperation), unità di cooperazione giudiziaria dell’Unione Europea che, durante le varie fasi dell’indagine, ha garantito il coordinamento tra la Procura di Siena e la Distrettuale di Sofia, consentendo la realizzazione di un efficace flusso informativo tra i Carabinieri e la Polizia bulgara.

Il modus operandi utilizzato, basato su una continua interscambiabilità dei ruoli, è risultato molto versatile. La banda bulgara sarebbe responsabile di 40 furti registrati nelle province di Siena, Arezzo, Ancona, Ravenna, Verona, Brescia, Pesaro Urbino, Milano, Lecco, Rovigo, Padova, Piacenza, Firenze, Parma, Macerata, Asti e Teramo nell’arco temporale tra settembre 2018 e aprile 2020. Gli arrestati, dopo aver individuato gli obiettivi da colpire, predisponevano delle batterie operative composte da trasfertisti che dalla Bulgaria raggiungevano l’Italia per portare a termine i colpi. Nel corso dell’operazione sono state effettuate perquisizioni nei confronti di ulteriori 10 persone indagate per gli stessi reati.

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