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Crolla l’aula magna dell’università di Cagliari, vigili del fuoco sul posto

L’aula magna dell’università di Cagliari è crollata. Non è ancora chiaro al momento se vi siano persone coinvolte o meno.
A cura di Susanna Picone
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È crollata questa sera l’aula magna dell'università di Cagliari. Vigili del fuoco sono intervenuti presso l’ateneo e stanno facendo affluire ulteriori squadre.

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“In corso alle 21.55 un intervento dei vigili del fuoco per il crollo dell’aula magna nell’università in via Trentino – si legge sul profilo Twitter dei vigili del fuoco -. Al momento non si ha alcuna segnalazione di persone coinvolte, sono in corso ricerche per escludere ogni possibilità”.

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Il crollo registrato nella tarda serata di oggi, martedì 18 ottobre, in una palazzina nell'area che ospita le facoltà umanistiche dell'Università di Cagliari. La struttura, dove c'è anche un'Aula Magna, a quanto si apprende è frequentata, da studenti e docenti nelle ore di apertura della Facoltà.

Non si ha al momento alcuna segnalazione di persone coinvolte e considerata l'ora del crollo è verosimile che l'edificio fosse fortunatamente vuoto. Solo qualche ora prima, la struttura era piena di persone. L'ora tarda del cedimento ha così evitato una possibile tragedia.

L'edificio, secondo le prime testimonianze, sembra essersi letteralmente sbriciolato.

Sul posto in serata, oltre ad alcune ambulanze, sono intervenute diverse squadre dei Vigili del Fuoco anche con i cani e i droni per la ricerca sotto le macerie. La palazzina, di due piani, si trovava sul retro del corpo centrale, vicino al piazzale che ospita la Casa dello studente.

Avvisato del crollo, è arrivato sul posto anche il rettore dell'Università, Francesco Mola. 

Fino a questa sera l'edificio a Cagliari aveva ospitato alcune lezioni. Gli ultimi studenti, secondo le prime informazioni, avevano lasciato l’università intorno alle 20. Il crollo si è verificato verso le 21.50 nell'edificio retrostante l'ingresso principale del complesso che ospita le facoltà umanistiche e l'aula magna della facoltà di geologia.

"Per noi è stato un fulmine a ciel sereno, mai ci saremmo aspettati una cosa del genere. L'Università ha 300mila metri quadrati di patrimonio edilizio, e periodicamente vengono fatte verifiche e controlli strutturali. Ora la cosa importante è capire la causa. È chiaro che non avevamo il minimo sentore che potesse accadere una cosa del genere, altrimenti non avremmo mai aperto le aule alle lezioni che, da regolamento, sono terminate alle 19″, le parole del rettore Mola.

Sul posto anche il sindaco Paolo Truzzu: “Fosse successo qualche ora prima sarebbe stata una strage" – ha detto – Il Signore ci ha graziati”. “Lo stato d’animo – ha aggiunto – è quello di chi sa che la nostra vita è appesa a un filo”.

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