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Costringono una 12enne a seguirli e filmano la violenza sessuale: arrestati due 15enni

Due 15enni sono stati arrestati per violenza sessuale su una bambina di 12 anni a Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Due 15enni avrebbero violentato una bambina di 12 anni lo scorso 7 dicembre a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. I due adolescenti, attualmente ai domiciliari, hanno filmato la scena con lo smartphone. La notizia è stata diffusa dal quotidiano La Gazzetta del Sud, che ha denunciato la violenza subita dalla 12enne nell'hinterland messinese.

La bambina sarebbe stata costretta a seguire i due 15enni per poi subire gli abusi filmati con la telecamera del cellulare. Il video è stato poi diffuso dai due 15enni tramite whatsapp con alcuni amici. Per loro è stata disposta la misura degli arresti domiciliari in due diverse comunità per minori della Sicilia orientale.

Le accuse sono di violenza sessuale e diffusione di materiale pedopornografico. I militari dell'Arma hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare voluta dalla Procura del Tribunale per i minorenni di Messina e dal giudice delle indagini preliminari Rosa Calabrò.

Stando a quanto riportato dal quotidiano, la 12enne ha raccontato tutto ai genitori dopo aver tenuto il segreto per settimane, smascherando così i due 15enni ora agli arresti domiciliari.

Stando alle informazioni rese note, il filmato della violenza sessuale sarebbe stato condiviso tramite whatsapp con decine di persone.

Le dinamiche dei fatti sono al vaglio delle forze dell'ordine che hanno raccolto la denuncia dei familiari della piccola. La ragazzina ha confessato quanto successo il 7 dicembre ai genitori e le indagini hanno ricondotto gli agenti ai due 15enni di Barcellona Pozzo di Gotto.

Non è chiaro in che modo i due adolescenti autori della violenza abbiano minacciato la 12enne, costringendola a seguirli e a non raccontare quanto subito prima di crollare davanti alle insistenze dei familiari. Le forze dell'ordine effettueranno ulteriori accertamenti sul contenuto dei cellulari usati per riprendere l'aggressione.

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