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Corpo carbonizzato nell’auto interrata, è svolta: 2 arresti per l’omicidio di Salvatore Tutino

Salvatore Tutino era sparito nel dicembre del 2021 da Rosarno ed era stato trovato cadavere nel gennaio del 2022. Per Carabinieri e Procura di Vibo Valentia l’uomo è stato vittima di “lupara bianca”. Arrestate due persone ritenute vicine ad ambienti criminali del rosarnese, uno dei quali già detenuto per associazione mafiosa.
A cura di Antonio Palma
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È svolta nelle indagini sulla scomparsa e l’omicidio di Salvatore Tutino, il pensionato agricolo calabrese sparito nel dicembre del 2021 e trovato cadavere nel gennaio del 2022 nella sua auto data alle fiamme e parzialmente interrata in un campo agricolo a Calimera di San Calogero, ai confini delle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria. Nelle scorse ore i carabinieri del Comando Provinciale di Vibo Valentia e del ROS hanno arrestato due uomini ritenuti esecutori materiali dell’efferato delitto.

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Nei confronti dei due, il Giudice per le Indagini Preliminari di Vibo Valentia ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta della locale Procura della Repubblica oltre due anni dopo i fatti. Si tratta di due soggetti ritenuti vicini ad ambienti criminali del rosarnese, uno dei quali già detenuto per associazione mafiosa e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti mentre l’altro con precedenti per armi.

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A loro i carabinieri e la Procura sono risaliti dopo incessanti attività investigative, avviate a seguito della denuncia di scomparsa della figlia di Salvatore Tutino e sviluppate poi col ritrovamento del cadavere carbonizzato dell’uomo. La complessa azione investigativa, portata avanti con indagini tecniche e scientifiche del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia, del N.O.R. di Tropea e del Reparto Crimini Violenti del R.O.S. insieme al R.I.S. di Messina, ha portato a ricostruire l’intera vicenda ricollocandola in un fallito caso di “lupara bianca”.

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Secondo gli inquirenti, il 60enne Salvatore Tutino, che viveva da solo a Rosarno, è stato vittima di una tipica esecuzione di matrice ‘ndranghetististica. L’uomo sarebbe stato attirato con l’inganno fuori casa e quindi ucciso a colpi di fucile sparati da distanza ravvicinata. Secondo le indagini dei Ris, Tutino sarebbe stato raggiunto da almeno due colpi di fucile caricato a pallettoni.

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L’uomo sarebbe stato ucciso nella sua stessa auto, una Fiat Panda sparita con lui. La vettura, bersagliata dai colpi di fucile ed interrata, fu trovata da un contadino tra le campagne di Calimera nel tardo pomeriggio del 17 gennaio 2022. Secondo l’inchiesta, gli assassini avevano trascinato l’auto sul posto e scavato una buca infilandoci la vettura poi incendiata con lo scopo di far sparire definitivamente il cadavere.

Le indagini, che fin da subito hanno svelato un possibile intreccio criminale tra gli autori e la vittima nell’ambito dello spaccio e della produzione di stupefacenti, hanno stabilito che l'evento scatenante l'omicidio sarebbe stato un debito di qualche decina di migliaia di euro che la vittima vantava nei confronti di uno dei due indagati, per motivi legati alla produzione di stupefacenti.

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