6.322 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

L’ospedale Niguarda di Milano: “Non è vero che lasciamo morire pazienti di Coronavirus, no fake news”

Roberto Fumagalli, direttore del Dipartimento di Anestesia e rianimazione dell’ospedale Niguarda di Milano, ha smentito alcune fake news circolate nelle scorse ore: “Non è vero che lasciamo morire i pazienti, non è vero che non intubiamo i pazienti anziani, non è vero che scegliamo chi curare in base all’età – ha detto il dirigente medico su Youtube – E non è vero che le terapie intensive sono piene di giovani”. Dal professore è arrivato poi un appello a “non contribuire alla diffusione di questi messaggi”.
A cura di Francesco Loiacono
6.322 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Non è vero che lasciamo morire i pazienti, non è vero che non intubiamo i pazienti anziani, non è vero che scegliamo chi curare in base all'età". Si affida a Youtube Roberto Fumagalli, direttore del Dipartimento di Anestesia e rianimazione dell'ospedale Niguarda di Milano, per smentire alcune fake news circolate nelle scorse ore in forma anonima, attraverso audio o messaggi sui social network. "Oggi stiamo combattendo una battaglia molto importante nelle terapie intensive e negli ospedali in genere, il tutto per cercare di vincere la malattia conseguente dall'infezione da Coronavirus. Lo facciamo dal 24 febbraio, 7 giorni su 7, 24 ore su 24", esordisce il dirigente medico su Youtube. "Lavoriamo con gli altri reparti, lavoriamo con gli altri ospedali: abbiamo formato una rete che possa consentire di fornire il massimo delle cure. Ogni giorno medici, infermieri, operatori, tecnici, curano i malati con tanta passione e tanta serietà e sulla loro faccia non c'è ancora stanchezza ma soltanto voglia di superare questa malattia. Purtroppo – dice però il professor Fumagalli – nonostante il nostro enorme impegno, in queste ore sono girati messaggi, anche audio, allarmanti, sbagliati, che descrivono una situazione che non rappresenta il vero".

Non è vero che scegliamo di curare in base all'età

"Non è vero che lasciamo morire i pazienti – sottolinea Fumagalli – non è vero che non intubiamo i pazienti anziani, non è vero che scegliamo chi curare in base all'età. E non è vero che le terapie intensive sono piene di giovani. La percentuale di giovani ricoverati nelle terapie intensive è bassa". Dal dirigente medico arriva quindi l'appello a "non contribuire alla diffusione di questi messaggi e di affidarvi soltanto all'informazione qualificata. E infine il professor Fumagalli ribadisce quanto ripetono ormai da giorni il governo e tutte le autorità sanitarie: "Seguite le indicazioni ministeriali e regionali, evitando quanto più di spostarvi e di uscire da casa".

Il sistema sanitario lombardo è però a rischio collasso

Dal professor Fumagalli arrivano dunque parole rassicuranti sulla tenuta del sistema sanitario regionale, anche se i messaggi in tal senso sono contrastanti anche a livello di autorità. L'assessore regionale al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, da giorni infatti lancia allarmi: il sistema per ora sta tenendo, ma se la velocità dell'epidemia non si arresterà la tenuta del sistema, già giunta al limite della criticità in alcune strutture come Bergamo e Cremona, più sollecitate dall'emergenza, non potrà essere assicurata. "L'unica medicina è ridurre i contatti tra le persone", ha detto Gallera, che assieme al governatore Attilio Fontana e ai sindaci dei 12 comuni capoluogo ha chiesto al governo misure ancora più restrittive per tutta la Lombardia.

6.322 CONDIVISIONI
32803 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views