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Covid 19

Lorenzo è infermiere: “Ora ci chiamano eroi, ma prima del Coronavirus, la politica dov’era?”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un infermiere, Lorenzo Pintori. Nella foto, il viso stanco segnato dalla mascherina: “Non serve a niente chiamarci erosi se da domani non cambierà qualcosa oppure la classe dirigente continuerà a togliere fondi per la sanità? Chi sarebbe disposto a rischiare la vita per 1500 euro?”
A cura di Giorgio Scura
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"Come infermiere ammetto che la paura è tanta, ma non abbiamo paura di entrare in contatto con il virus, ma di poter accidentalmente contagiare quelle che sono le persone a noi più vicine e più care. Perché noi a casa non possiamo stare. E tutto questo mi fa riflettere.

Prima del coronavirus quando venivano tagliati i posti letto nelle rianimazioni, quando i concorsi per infermieri erano bloccati, quando medici e infermieri emigravano all’estero per una paga decente dov’era la politica? Finita quest’emergenza cambierà davvero qualcosa? Oppure la classe dirigente tornerà a far finta di nulla continuando a togliere fondi alla sanità?

È facile ora dare degli eroi a infermieri e medici, ma i ringraziamenti e gli elogi servono a poco se un domani non cambierà qualcosa e non ci sarà una presa di coscienza sul fatto che per anni è stato fatto un vero e proprio stupro della sanità pubblica.
Non so quanti di voi sarebbero disposti per 1500€, con neanche 40€ lordi di indennità di rischio infettivo al mese, a fare quello che stiamo facendo con così tanto sacrificio ed efficenza".

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