Coronavirus, virologo Rizzardini: “Ogni malato infetta almeno 2 persone. Urgente bloccare contagi”

Fa la spola tra l'ospedale Sacco di Milano, dove sono ricoverati alcuni dei malati di coronavirus, e l'Unità di Crisi della Regione Lombardia, dove ora dopo ora amministratori pubblici e medici seguono l'evoluzione della malattia. Il virologo Lo dice l’R zero, ossia il numero di persone che, in media, ogni individuo infetto contagia a sua volta". Al momento, a undici giorni dalla scoperta del primo focolaio, i dati dicono che mediamente ogni malato infetta 2,4 persone: "Il primo marzo – ricorda – i dati della Protezione civile a livello italiano danno 528 nuovi casi di coronavirus. Il 29 febbraio i nuovi casi erano 228". Più del doppio in un solo giorno.
Riuscire a fermare il meccanismo di trasmissione del virus è oggi la sfida più importante del paese. L'osservazione dell'andamento dei primi undici giorni dimostra che, all'incirca, ogni contagiato trasmette il virus a un paio di persone ed è per questo che in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto si è deciso di tenere chiuse le scuole ed evitare il più possibile eventi pubblici. Spezzare la catena del contagio richiede sacrifici che è necessario fare e i cui risultati si potranno verificare solo tra qualche giorno: "È difficile fare previsioni. Un primo bilancio per capire se le misure adottate stanno avendo effetto sarà possibile farlo venerdì, quando sono passati i 14 giorni di incubazione dal ‘Paziente Uno'. Sappiamo di chiedere sacrifici alla popolazione. Ma siamo anche consapevoli che solo se ciascun cittadino farà la propria parte riusciremo a bloccare i contagi. Il mio è solo un richiamo da infettivologo. Consapevole che l’economia presto deve tornare a girare. Ma perché ciò sia possibile tutti noi, esperti e cittadini, dobbiamo remare nella stessa direzione. Con un po’ di pazienza".