9.051 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

“I cinesi mangiano i topi”. Pechino contro Luca Zaia: “Basiti, offese gratuite”

L’ambasciata cinese a Roma ha commentato le parole di Luca Zaia: “In un momento cruciale come questo, in cui Cina e Italia si trovano fianco a fianco ad affrontare l’epidemia (di coronavirus), un politico italiano non ha risparmiato calunnie sul popolo cinese. Si tratta di offese gratuite che ci lasciano basiti”.
A cura di Davide Falcioni
9.051 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Rischia di innescare un caso diplomatico l'incredibile affermazione del presidente della Regine Veneto Luca Zaia il quale, parlando dei casi di coronavirus registrati in Italia, ha dichiarato: “Diciamoci la verità, abbiamo visto tutti i cinesi mangiare topi vivi”. Parole che non potevano lasciare indifferenti e e che hanno indignato l'ambasciata cinese in Italia che – pur senza citare l'episodio esplicitamente – ha commentato: "In un momento cruciale come questo, in cui Cina e Italia si trovano fianco a fianco ad affrontare l'epidemia (di coronavirus), un politico italiano non ha risparmiato calunnie sul popolo cinese. Si tratta di offese gratuite che ci lasciano basiti. Ci consola il fatto che moltissimi amici italiani non sono d'accordo con tali affermazioni e, anzi, le criticano fermamente. Siamo convinti che quelle parole non rappresentino assolutamente il sentire comune del popolo italiano".

Le parole di Luca Zaia: "I cinesi mangiano topi vivi"

Intervenuto in una trasmissione di una tv veneta Luca Zaia – amministratore da sempre considerato tra i più moderati nella Lega – ha parlato delle differenze tra Italia e Cina nell'affrontare l'emergenza coronavirus: “Io penso che sa perché noi abbiamo solo 28 in ospedale? Perché l’igiene che ha il nostro popolo, i veneti, gli italiani, e la nostra formazione culturale prevede di farci la doccia, di lavarsi, di lavarsi spesso le mani, di un regime di pulizia personale che è particolare. Anche l’alimentazione, la pulizia, le norme igieniche, il frigorifero, le scadenze degli alimenti… Lei dice: cosa c’entra? C’entra che è un fatto culturale. Io penso che la Cina abbia pagato un grande conto di questa epidemia che ha avuto perché comunque li abbiamo visti tutti mangiare topi vivi e altre robe del genere. È anche un fatto di corredo, perché il virus non deve trovare un ambiente che diventa un substrato. Il virus deve trovare pulizia, quasi un ospedale. Noi siamo un po’ maniaci per questo, infatti diciamo sempre che i bambini ormai non mangiano più qualsiasi roba che cade per terra”.

9.051 CONDIVISIONI
32804 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views