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Omicidio Altavilla Milicia a Palermo

Coniugi della strage di Altavilla: “Realtà diversa da quella raccontata da Barreca e la figlia”

Secondo il legale della coppia arrestata per la strage di Altavilla Milicia, dal loro racconto in carcere emerge una realtà diversa da quella che è stata raccontata da Barreca e la figlia. Per questo è sua intenzione convincerli a parlare con gli inquirenti al più presto per raccontare la loro versione dei fatti.
A cura di Antonio Palma
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Massimo Carandente e Sabrina Fina (Foto Facebook)
Massimo Carandente e Sabrina Fina (Foto Facebook)
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Si preannuncia una battaglia legale a suon di accuse reciproche quella tra i coniugi Massimo Carandente e Sabrina Fina e il 54enne Giovanni Barreca, i tre accusati di aver messo in atto un atroce rito di esorcismo in cui sono stati uccisi la moglie e i due figli più piccoli di Barreca, di 16 e 4 anni, con la complicità della figlia 17enne dell'uomo. Dopo le accuse rivolte dal 54enne alla coppia palermitana, ora sono i due a dichiarare che il racconto dei Barreca e della figlia non corrisponde al vero.

A confermarlo è stato il legale dei due coniugi accusati della strage di Altavilla. "Li ho ascoltati la settimana scorsa e i miei assistiti dicono l'esatto contrario di quello che dice Barreca" ha spiegato l'avvocato Marco Rocca, annunciando nel corso della trasmissione Mattino Cinque che è sua intenzione convincerli a parlare con gli inquirenti al più presto per raccontare la loro versione dei fatti.

Sabrina Fina e Giovanni Barreca
Sabrina Fina e Giovanni Barreca

Carandente e Fina, arrestati per la strage di Altavilla Milicia, al momento hanno fatto scena muta e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia di fronte al giudice per le indagini preliminari.

"Io ho meditato di fare sentire i miei assistiti agli organi preposti al fine di chiarire alcuni aspetti della vicenda che secondo me sono risultati essere abbastanza ambigui e fumosi. È vitale al fine di chiarire la vicenda e i ruoli di tutti i partecipanti" ha sottolineato il legale. "C'è una realtà diversa da quella che è stata raccontata da Barreca e la figlia, ci sono sfumature diverse, che i miei assistiti riferiranno agli inquirenti" ha proseguito l'avvocato, ricordando che "ascoltando la versioni dei miei assistiti gli inquirenti potranno avere una linea ben definita e marcata", per questo "è opportuno per tutti che parlino con gli inquirenti.

Giovanni Barreca, che inizialmente si era assunto piena responsabilità del delitto e diceva di essere grato ai due presunti complici, al suo avvocato invece ha raccontato di non ricordare di avere usato violenza contro la sua famiglia, scaricando sui due coniugi la responsabilità dei tre omicidi avvenuti durante il rito di purificazione dai demoni.

Il legale della coppia, invece, ha confermato a Fanpage.it che esclude ogni tipo di movente economico dietro i tre delitti ma conferma che, dalle dichiarazioni rese dalla coppia, pare si sia trattato di un delitto legato a una matrice religiosa.

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