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Covid 19

Come sta andando la pandemia nelle Regioni italiane: chi sta meglio e chi peggio

Ecco la situazione epidemiologica italiana ad oggi, 20 ottobre 2021: la regione con l’incidenza più alta è il Trentino Alto Adige con 54 casi ogni 100mila abitanti: le migliori sono Molise e Sardegna rispettivamente con 7e 9 casi ogni 100mila abitanti. Nessuna regione raggiunge le soglie del 10 e 15% di occupazione dei reparti di Terapia Intensiva ed area medica.
A cura di Davide Falcioni
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Secondo l'ultimo bollettino Covid diramato oggi dal Ministero della Salute nelle ultime 24 ore i contagi in Italia sono stati 3.702, con un incremento di oltre mille unità rispetto alla situazione di ieri. In calo, invece, i decessi che oggi sono stati 33. Dall'inizio dell'emergenza sanitaria le infezioni da coronavirus sono state 4.725.887, mentre i morti totali sono almeno 131.688. La situazione nel nostro paese è quindi apparentemente sotto controllo soprattutto grazie a una campagna vaccinale alla quale ha risposto la stragrande maggioranza della popolazione di più di 12 anni: secondo l’ultimo aggiornamento del report del Ministero della salute 44.086.373 persone hanno completato il ciclo d'immunizzazione, pari all'81,63% degli aventi diritto; nel frattempo 732.066 italiani e italiane, pari al 9,67 % della popolazione interessata, ha ricevuto la dose aggiuntiva di vaccino.

La regione con l'incidenza più alta è il Trentino: le migliori Molise e Sardegna

Secondo il monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore della Sanità di venerdì scorso nonostante vi sia stato un lieve aumento dell'indice Rt – passato da 0,83 a 0,85 – il dato dell'incidenza non desta ancora particolare preoccupazione: nel periodo tra il 4 e il 10 ottobre infatti i contagi su base nazionale sono stati 29 per 100mila abitanti, rispetto ai 34 per 100mila abitanti del monitoraggio precedente. Attualmente una sola regione italiana sta facendo registrare un'incidenza superiore al valore di 50: si tratta del Trentino Alto Adige, con 54 casi ogni 100mila abitanti. Tutte le altre regioni hanno valori inferiori anche se non mancano situazioni più preoccupanti, come la Provincia di Trieste: qui i casi sono infatti attualmente 138 ogni 100mila abitanti. Molise e Sardegna sono le regioni con l'incidenza più bassa, rispettivamente 7 e 9 casi ogni 100mila abitanti.

La situazione negli ospedali regione per regione

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Come dimostra il sito dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali la situazione negli ospedali presenta differenza da regione a regione; le soglie di occupazione dei reparti ordinari o di terapia intensiva sono determinanti per definire i colori e le conseguenti restrizioni: superata la soglia del 10% dei posti occupati in rianimazione e del 15% negli altri reparti si passa in zona gialla. Limite che è rispettivamente fissato a 20% e 30% per la zona arancione e 30% e 40% per la zona rossa. Scorrendo i dati aggiornati ad oggi, però, è già possibile farsi un'idea abbastanza chiara dei territori a rischio giallo:

    • Abruzzo: 2% terapia intensiva, 4% area medica
    • Basilicata: 0% terapia intensiva, 6% area medica
    • Calabria: 5% terapia intensiva, 8% area medica
    • Campania: 3% terapia intensiva, 5% area medica
    • Emilia Romagna: 3% terapia intensiva, 4% area medica
    • Friuli Venezia Giulia: 4% terapia intensiva, 4% area medica
    • Lazio: 5% terapia intensiva, 5% area medica
    • Liguria: 5% terapia intensiva, 4% area medica
    • Lombardia: 3% terapia intensiva, 4% area medica
    • Marche: 6% terapia intensiva, 4% area medica
    • Molise: 3% terapia intensiva, 2% area medica
    • Piemonte: 3% terapia intensiva, 3% area medica
    • Puglia: 4% terapia intensiva, 5% area medica
    • Sardegna: 5% terapia intensiva, 3% area medica
    • Sicilia: 5% terapia intensiva, 7% area medica
    • Toscana: 4% terapia intensiva, 4% area medica
    • Umbria: 5% terapia intensiva, 5% area medica
    • Valle d'Aosta: 0% terapia intensiva, 2% area medica
    • Veneto: 3% terapia intensiva, 3% area medica
    • Provincia autonoma di Bolzano: 7% terapia intensiva, 3% area medica
    • Provincia autonoma di Trento: 2% terapia intensiva, 3% area medica
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