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Ciclista investito da un pirata della strada al confine con San Marino, morto poche ore dopo in ospedale

Un pirata della strada ha investito ed è scappato lasciando agonizzante sul ciglio della strada un ciclista di 62 anni, deceduto in serata all’ospedale Bufalini di Cesena. È successo sulla Superstrada di San Marino, in territorio italiano. La vittima si chiamava Stefano Michi.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Un pirata della strada ha investito ed è scappato lasciando agonizzante sul ciglio della strada un ciclista di 62 anni, deceduto in serata all'ospedale Bufalini di Cesena. È successo nella mattina di oggi, giovedì 11 aprile, intorno alle 9 sulla Superstrada di San Marino, in territorio italiano, a 100 metri dal confine, dove si trova la dogana.

La vittima si chiamava Stefano Michi ed era cittadino di San Marino. Secondo quanto è stato ricostruito dai quotidiani che hanno riportato la notizia, l'uomo è stato colpito dall'auto mentre procedeva verso monte.

L'automobilista, un cittadino sammarinese di 37 anni, è stato rintracciato qualche ora dopo l'investimento dalla Polizia Civile di San Marino. Il 37enne è stato trovato ancora nella propria auto, parcheggiato sotto casa: era rimasto nell'abitacolo della vettura in stato confusionale, prima di perdere i sensi.

Subito dopo l'incidente, il ciclista era stato raggiunto dai soccorritori ed era stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva all'ospedale Bufalini di Cesena, ma le sue condizioni sono apparse sin da subito molto gravi. Il 62enne non ce l'ha fatta, Michi è morto alcune ore dopo l'investimento, verso le 18.

Al momento le autorità sammarinesi non hanno preso alcun provvedimento nei confronti del pirata della strada. Ora spetterà a quelle italiane chiedere l'identificazione dell'automobilista che ha investito il ciclista e nel caso far scattare la denuncia.

L'auto è stata invece immediatamente posta sotto sequestro, riconosciuta come una vettura "verosimilmente compatibile" con quella del sinistro verificatosi in mattinata. È improbabile che nelle prossime ore si realizzi un arresto del conducente finalizzato all'estradizione in Italia, eventuali misure da parte dell'autorità dovranno essere prese in sede di rogatoria. 

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