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Chiama la polizia e picchia moglie e suocera davanti agli agenti: “Ho ragione io”

Protagonista dell’assurdo gesto un uomo torinese, poi arrestato dagli stessi poliziotti del locale commissariato del capoluogo piemontese che erano intervenuti sul posto. Fermato in un primo momento dalla figlia a richiedere l’intervento degli agenti era stato lo stesso uomo dopo aver aggredito le due donne.
A cura di Antonio Palma
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Convinto fermamente di aver ragione in una accesa discussione famigliare, ha chiamato la polizia al numero di emergenza raccontando di una lite in casa ma all’arrivo di una volante sul posto ha picchiato moglie e suocera incurante della presenza degli agenti e continuando a ribadire di aver ragione lui. Protagonista dell’assurdo gesto un uomo torinese, poi arrestato dagli stessi poliziotti del locale commissariato del capoluogo piemontese che erano intervenuti sul posto. Il fatto si è consumato in un’abitazione del quartiere Barriera di Milano lo scorso giovedì sera. A richiedere l’intervento degli agenti era stato lo stesso uomo dopo aver aggredito le due donne.

Fermato in un primo momento dalla figlia che era riuscita a bloccare l'ennesima aggressione nei confronti della madre, l’uomo ha deciso di rivolgersi alla polizia chiamando il numero di emergenza. Davanti agli agenti, che hanno trovato la sala da pranzo dell’abitazione a soqquadro e chiedevano spiegazioni di quanto fosse accaduto, l’uomo, convinto delle proprie ragioni, ha continuato a pretendere di avere ragione fino ad aggredire nuovamente moglie e suocera che invece contestavano le sue parole. Secondo a ricostruzione degli agenti, sfidando i componenti della pattuglia a provare ad arrestarlo l’uomo ha picchiato davanti a loro la moglie e la suocera, quindi ha continuato a distruggere arredamenti e suppellettili, arrivando infine a minacciare e afferrare per la divisa un poliziotto, fino a quando non è stato bloccato. Secondo il racconto delle due donne, le violenze in casa duravano da circa due anni, ora l’uomo deve rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.

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