Chi sarà il prossimo Papa secondo i bookmakers esteri: i nomi di due cardinali sono già quotati oltre 2,5

I bookmakers esteri sono già al lavoro sul "toto Papa" per l'elezione del nuovo Pontefice dopo la morte di Francesco avvenuta nel lunedì di Pasquetta. Prima del conclave, che si terrà probabilmente dal 10 maggio in poi, sono previsti i funerali di Bergoglio a Roma per sabato 26 aprile.

Secondo i bookmakers inglesi al momento il prossimo Papa è uno tra il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin e Luis Antonio Tagle, cardinale filippino. Per gli scommettitori inglesi, per i quali le lavagne degli analisti sono già aperte, il più probabile per il Seggio Papale tra i due sarebbe Parolin.

La storica sigla britannica William Hill offre una quota di 2,50 sul cardinale veneto che nei giorni scorsi ha incontrato JD Vance in Vaticano e che è noto negli ambienti ecclesiastici per le sue capacità di diplomatico. Parolin è stato Segretario di Stato nei dodici anni di pontificato di Papa Francesco e ha condiviso buona parte delle sue idee di teologia.
Quote simili sono offerte anche sulle lavagne degli altri betting analyst per quanto riguarda il nome di Parolin. Poco più in "basso" si trova il cardinale filippino Luis Antonio Tagle, considerato progressista e offerto a 3 volte la posta.

Al terzo posto vi è invece il cardinale Matteo Zuppi che gli analisti propongono a 7. Zuppi è vescovo di Bologna ed è considerato il "Bergoglio italiano". Il suo nome circola da tempo come possibile successore di Papa Francesco.
Subito dopo Zuppi tra i nomi più quotati vi è Peter Turkson, ghanese (quota 10) che rappresenta la crescente influenza africana nella Chiesa cattolica. Turkson si stacca di un punto dall'ungherese Peter Erdo, quotato a 11. Erdo ha 72 anni ed è stato eletto due volte presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, una nel 2005 e l'altra nel 2011. Gode di grande rispetto e della stima tra i cardinali europei, il gruppo più numeroso tra gli elettori in conclave.

Subito dopo tra i "papabili" figura il cardinale e patriarca di Gerusalemme Pizzaballa, che ha cercato di trattare equamente le parti israeliane e palestinesi nel conflitto che le vede da anni opposte. Pizzaballa ha definito il popolo palestinese come "in attesa dei propri diritti, della propria dignità e del riconoscimento".