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Chi era il 59enne Giuseppe Marra, trovato morto in casa a Bologna: la moglie fermata per omicidio

È stata fermata nella notte dai carabinieri Lorenza Scarpante, la moglie di Giuseppe Marra, il 59enne trovato morto nel suo appartamento al terzo piano di una palazzina di via Zanolini, a Bologna, con diverse ferite alla testa. Il provvedimento è stato emesso dalla pm Manuela Cavallo. La 57enne è indagata per omicidio aggravato ed è stata portata in un istituto penitenziario, a disposizione delle autorità.
A cura di Eleonora Panseri
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Giuseppe Marra, 59 anni, e la moglie Lorenza Scarpante, 57.
Giuseppe Marra, 59 anni, e la moglie Lorenza Scarpante, 57.

È stata fermata nella notte dai carabinieri Lorenza Scarpante, la moglie di Giuseppe Marra, il 59enne trovato morto ieri, martedì 27 maggio, nel suo appartamento al terzo piano di una palazzina di via Zanolini, a Bologna, con diverse ferite alla testa.

Il provvedimento è stato emesso dalla pubblico ministero Manuela Cavallo, a seguito delle attività di indagine del Nucleo investigativo e dei militari della Compagnia Bologna Centro. La 57enne, difesa dall'avvocato Cristiana Soverini, è indagata per omicidio aggravato ed è stata portata in un istituto penitenziario, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

"È stata sentita dal pubblico ministero ed è palesemente sotto choc, ha risposto a tutte le domande e respinge ogni addebito, ha cercato di collaborare", ha detto la legale.

A trovare il 59enne riverso sul pavimento, a pancia in giù, e a lanciare l'allarme era stata proprio la compagna. La donna era uscita di casa con i vestiti sporchi di sangue e aveva iniziato a gridare chiedendo a aiuto. "È caduto, chiamate qualcuno", l'aveva sentita dire un testimone.

Sul posto erano immediatamente arrivati i Carabinieri, coadiuvati dai colleghi della Sezione investigazioni scientifiche.

La 57enne era stata portata via in ambulanza in stato di choc, in ospedale era stata sottoposta agli esami tossicologici. Era quindi stata inizialmente indagata dalla Procura bolognese, anche solo come atto formale, per poter svolgere accertamenti tecnici con le dovute garanzie.

Gli investigatori ieri erano rimasti a lungo nell’appartamento, per capire cosa e chi abbia causato la morte del 59enne. L'arma con cui sarebbe stata colpita la vittima non è stata ancora stata trovata.

Secondo quanto emerso dai primi rilievi del medico legale Filippo Pirani, giunto sul posto insieme alla pm di turno Cavallo, l'ora della morte sarebbe da collocare diverse ore prima della chiamata ai soccorsi, avvenuta alle 10.30.

In casa non sono stati trovati segni di effrazione, non sarebbero stati sottratti soldi o gioielli. La compagna della vittima avrebbe detto ai carabinieri: "Stavo dormendo, quando mi sono svegliata l’ho trovato così". In casa sono state rinvenute sostanze stupefacenti che verranno analizzate. L'uomo non risulta avesse debiti o pendenze di alcun tipo, né precedenti penali.

In casa con la coppia al momento del delitto c'era il gatto di famiglia che è stato portato via dalla abitazione e affidato a un rifugio.

Alcuni vicini, ascoltati dagli investigatori, avrebbero raccontato di diversi litigi negli ultimi tempi, una crisi coniugale che, tuttavia, di recente si sarebbe risolta. C'è anche chi ha detto di aver sentito un tonfo nella notte tra lunedì 26 e martedì 27 maggio. Tutto è al vaglio degli inquirenti.

La coppia, originaria di Aosta, aveva un negozio di cannabis legale in via Indipendenza. A Bologna si erano trasferiti nel 2021, dopo che il pub che gestivano era stato chiuso. Marra e Scarpante avevano due figli: uno che viveva con la madre e il padre, ma che ieri era fuori città (ed è stato convocato in caserma appena rientrato), un’altra invece vive in Piemonte.

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