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Chi è Joseph Antoine Ferdinand Plateau, il fisico inventore del fenachistoscopio

Joseph Antoine Ferdinand Plateau e la sua invenzione, il fenachitoscopio, sono i protagonisti del doodle di Google di oggi. Nato a Bruxelles 218 anni fa, il fisico, professore, scienziato e inventore belga ha studiato il fenomeno della persistenza delle immagini sulla retina per dare vita a un dispositivo che si è rivelato l’antenato del cinema moderno, e che gli è costata la perdita della vista.
A cura di Redazione
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Il doodle di Google di oggi ricorda Joseph Antoine Ferdinand Plateau, fisico belga nato il 14 ottobre del 1801, 218 anni fa. L'inventore e scienziato è ricordato per via dei contributi dati nel campo dell'ottica, dello studio del fenomeno della persistenza retinica delle immagini e nello specifico per via di una sua particolare invenzione: il fenachistoscopio, un apparechio dal funzionamento che ad oggi risulta piuttosto elementare, ma che però è stato fondamentale per l'avvento di un'altra spettacolare invenzione: quella del cinema.

Nato a Bruxelles nel 1801, già da piccolo è un bambino prodigio, imparando fin da piccolissimo a leggere e a scrivere. Si laurea a Liegi in Scienze matematiche e fisiche, per poi insegnare Fisica sperimentale nell'università di Gand. Orfano di padre e di madre, si sposa nel 1840, e dal matrimonio nasce il suo unico figlio. Oltre all'invenzione del fenachistoscopio, Plateau studia anche la capillarità e la tensione superficiale.

Una vita spesa esclusivamente per la Scienza, anche a costo di perdere la vista: lo studio sulla luce e la costante osservazione del Sole a cui Joseph Plateau si sottoponeva gli indebolirono questo senso. Secondo molti il fisico rimase cieco perchè aveva fissato il Sole troppo a lungo, ma alcune fonti riportano che la causa della cecità sia stata una forma di uveite. In ogni caso, l'osservazione di Plateau era fondamentale per capire per quanto tempo l'immagine del sole restava impressa sulla retina quando distoglieva lo sguardo.

Il fenachistoscopio permise di rendere concreta l'illusione del movimento creata da una serie di immagini in sequenza, anticipando di poco più di mezzo secolo l'invenzione dei fratelli Lumière che diede vita al cinema e al cinematografo come li conosciamo oggi. Ed è proprio il funzionamento del fenachitoscopio a essere utilizzato da Google per creare il doodle dedicato a Joseph Antoine Ferdinand Plateau.

Chi è Joseph Antoine Ferdinand Plateau

Non per niente Plateau è stato un fisico: nato a Bruxelles ormai 218 anni fa, ha studiato all'università di Liegi laureandosi in scienze matematiche e fisiche, diventando professore di fisica sperimentalea Gand. Plateau si è appassionato anche a capillarità e tensione superficiale (il fenomeno grazie al quale alcuni insetti sono in grado di camminare sull'acqua), ma il suo contributo più importante è stato relativo proiprio all'ottica: in questo campo ha approfondito il fenomeno della persistenza delle immagini sulla retina, ovvero il fatto che nei nostri occhi le immagini ricevute dall'esterno non svaniscano istantaneamente ma rimangano impresse per poche frazioni di secondo: è proprio questo fenomeno alla base del funzionamento del fenachistoscopio, inventato poi nel 1835 e precursore di tutte le forme di animazione meccanizzate che sarebbero giunte successivamente.

Joseph Antoine Ferdinand Plateau, l'inventore del fenachistoscopio

Antenato del moderno cinematografo, il fenachistoscopio è anche il protagonista visualizzato all'interno del doodle di Google di oggi. Si tratta di un dispositivo composto da due dischi di cartone. Il primo disco ospita semplicemente una serie di fenditure rettangolari intagliate in modo radiale, ovvero disposte attorno al centro del cerchio. Il secondo è il fulcro dell'illusione ottica che rende speciale l'apparecchio e ospita – sempre disposte attorno al proprio centro – delle illustrazioni che rappresentano una semplice animazione nei suoi stadi sequenziali, come ad esempio due ballerini intenti in una danza. Osservare il disco nel suo insieme non produce alcun effetto, ma facendolo girare posizionato sotto al disco con le fenditure e guardando attraverso una di esse è possibile osservare le illustrazioni alternarsi una dopo l'altra velocemente: il risultato è un'illusione ottica che fa in modo che le figure sembrino muoversi – lo stesso principio alla base del cinema moderno.

Joseph Antoine Ferdinand Plateau, oggi un doodle di Google lo ricorda

Il doodle di Google di oggi, lunedì 14 ottobre è dedicato al fisico Joseph Plateau, ma in realtà raffigurato insieme al logo della società c'è la sua invenzione, il fenachistoscopio. Visto così il dispositivo non dice molto: nella rappresentazione scelta da Google si mostra come un cerchio con un'immagine in movimento apparentemente indecifrabile, ma conoscendo il principio di funzionamento del fenachistoscopio è facile da capire cosa viene raffigurato. Diviso in 12 spicchi uguali, il cerchio visualizza altrettanti stadi di un'animazione: nel caso del doodle di Google si tratta di una frittella in padella lanciata in aria.

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