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Cena di pesce a 508 euro, ristoratore giustifica lo scontrino: “Ecco perché è così alto”

Il titolare dello chalet San Benedetto del Tronto ha provato a giustificare lo scontrino relativo a una cena di pesce per quattro persone a 508 euro. “Sono ‘magnose’, crostacei rari e costosi”
A cura di Biagio Chiariello
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Continua a far discutere la storia dello scontrino ritenuto troppo caro. Stiamo parlando del conto rilasciato da uno chalet sul lungomare di San Benedeto del Tronto, Ascoli: 580 euro per una cena di pesce. E adesso il titolare ha provato a giustificare il perché dell’importo.

Nello specifico l'oggetto del contendere sono stati i quattro primi pagati 280 euro. A quanto pare il cliente pensava si trattasse di "pasta con le pannocchie", ma non era così.

Il maxi scontrino

Nello specifico lo scontrino in questione riporta 100 euro per quattro antipasti degustazione, 60 euro per quattro crudi, 56 euro per due bottiglie di Rosè, 4 euro di acqua, 8 di coperto e 280 per i quattro primi "con mezza plà-plà (come si dice a San Benedetto) ciascuno. In tutto due “batti batti”, un crostaceo a metà strada tra la pannocchia e l’aragosta per quattro piatti, per i quali ci hanno chiesto 70 euro ciascuno".

Secondo il cliente però sul menu quel piatto con i “batti batti” non c’era, ma, anzi, c’erano solamente le linguine all’astice al prezzo di 35 euro.

La versione del ristoratore

Ma è proprio questa versione dei fatti che il titolare dello stabilimento balneare contesta:

"Non si trattava di pasta con le pannocchie – spiega al Corriere Adriatico- ma di magnose, un crostaceo raro e prelibato dal costo elevato. Soltanto quello che è stato messo su quei 4 piatti a noi costa 180 euro. Le cose stanno in un altro modo rispetto a quello che è stato detto sui social".

Chi ha torto e chi ha ragione

Resta tuttavia da chiarire un aspetto importante: se Tordini e se i suoi amici hanno chiesto un'aggiunta al piatto da 35 euro "con mezza plà-plà" (e in questo caso il sovrapprezzo sarebbe in qualche modo giustificato) o se invece è stato il ristoratore a portare linguine diverse rispetto a quelle segnate sul menù (in questo caso non si spiegherebbe il perché dei 70 euro a piatto).

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