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Catania, Ylenia Bonavera è stata uccisa per motivi sentimentali

Motivi sentimentali. Questa sarebbe, secondo la ricostruzione degli inquirenti, la miccia che ha acceso la lite tra Daniela Agata Nicotra, 34 anni, e Ylenia Bonavera, morta all’ospedale per l’esito di una coltellata inferta dalla Nicotra durante la rissa in strada nel quartiere San Cristoforo di Catania. La donna è ora accusata di omicidio volontario aggravato da una precedente relazione affettiva.
A cura di Angela Marino
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Motivi sentimentali. Questa sarebbe, secondo la ricostruzione degli inquirenti, la miccia che ha acceso la lite tra Daniela Agata Nicotra, 34 anni e Ylenia Bonavera, morta all'ospedale per l'esito di una coltellata inferta dalla Nicotra, che da cinque giorni si trova ora in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario aggravato da una precedente relazione affettiva.

L'autopsia

Come mostra un eloquente video girato da un passante mentre le due donne litigavano in strada, nel quartiere San Cristoforo, di Catania, Nicotra, che a sua volte avrebbe riportato lesioni all'occhio durante la colluttazione con la vittima, si sarebbe avventata su Ylenia impugnando un coltello da cucina che aveva appena preso dalla sua auto. Inaspettato, il colpo è stato violento e profondo tanto da procurare quello che, secondo l'autopsia sarebbe stato un fatale "choc metaemorragico acuto, secondario a lesione dell’arteria ascellare di destra". Il fendente, dunque, avrebbe "penetrato parte del polmone di destra creando un lago emorragico". L'autopsia effettuata venerdì 11 dicembre sul corpo della vittima, sgombra, dunque, il campo da ogni dubbio: a uccidere Ylenia Bonavera, è stata la pugnalata sferrata durante la rissa. La ragazza, già nota alle cronache come vittima di un'aggressione col fuoco per mano dell'ex, è deceduta nei giorni scorsi all’ospedale Garibaldi di Catania, dove era arrivata in gravi condizioni.

Le indagini

Nel corso delle indagini avviate dalla squadra mobile, sotto la direzione della Procura di Catania, sono emersi gravi elementi a carico della 34enne. La ricostruzione dei fatti effettuata sulla base dei rilievi della polizia scientifica etnea ha consentito di delineare il reale quadro omicidiario, smentendo il racconto di alcuni testimoni, deferiti in stato di libertà per il reato di favoreggiamento anche grazie al famoso video con le cruente immagini dei fatti, che tanto turbamento ha destato nell'opinione pubblica. Fondamentale, inoltre, la testimonianza di alcune persone presenti in strada all'incrocio dove la lite è avvenuta. Testimoni che hanno indicato Daniela Nicotra come responsabile dell’accoltellamento. Secondo il racconto della 34enne, che in sede d'interrogatorio ha confessato, il colpo sarebbe stato inferto come reazione per le ferite riportate dell’occhio.

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