322 CONDIVISIONI
Covid 19

Catania, Carmelo guarisce e torna a casa, ma i tamponi tardano. La figlia: “Asp troppo lenta”

Carmelo Sirna, Ispettore della Polizia municipale di Caltagirone, nel catanese, ritorna a casa dopo un mese di ricovero in ospedale. Ad attenderlo la moglie, la figlia e la nonna, anche loro positive al Coronavirus. “Aiutate l’Asp di Catania – ha detto a Fanpage la figlia Diletta – la macchina burocratica per chiedere un tampone, per eseguirlo e poi per avere il successivo esito è troppo lenta e a mio avviso anche disorganizzata”.
A cura di Francesco Bunetto
322 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Sono immagini che riempiono il cuore, soprattutto in questi momenti difficili che mettono a dura prova il coraggio e la forza delle persone. Carmelo ritorna a casa dopo un mese di ricovero. Ad attenderlo con applausi, nel balcone del condominio, i vicini e la sua famiglia. Ma dietro a questa grande gioia c'è anche amarezza. A raccontarla è Diletta Sirna, 29enne giornalista siciliana di Caltagirone, figlia di Carmelo, Ispettore della Polizia municipale locale, risultato positivo e ricoverato in ospedale il 23 marzo dopo una serie di sintomi legati al Covid-19. "L'Asp di Catania – ha detto Diletta – mi manda l'addetto a fare i tamponi venti giorni dopo la mia richiesta e venti giorni dopo il ricovero di mio padre. Non è possibile aspettare tutto questo tempo. L'esito è arrivato pochi giorni fa. A casa mia tutti positivi".

Un mese di ricovero in ospedale. "Giorni bruttissimi"

È stato un mese ricoverato all'ospedale Gravina di Caltagiorne, centro regionale Covid 19 indicato dall’Asp di Catania, l'ispettore della Polizia municipale locale Carmelo Sirna. Un mese di angoscia, preoccupazione e apprensione per lui e la sua famiglia. Ma la gioia più grande è aver visto le immagini del filmato, quando Carmelo appena dimesso dall'ospedale, rientra a casa con l'applauso dei suoi vicini e della sua famiglia."Sono stato un mese all'ospedale per il virus – ha raccontato a fanpage Carmelo Sirna – i primi giorni sono stati bruttissimi, un paura tremenda, però ora sto bene, sono a casa e sono felice e contento. Conclude – "Ho vinto io, non ha vinto il virus".

Venti giorni dopo la richiesta arriva il tampone."Troppo tardi"

"L'Asp manda i sanitari a fare i tamponi 20 giorni dopo la richiesta e 20 giorni dopo il ricovero di mio padre. Questo mi sembra inammissibile. Siamo risultate, sia io, mia nonna che mia madre, positive al Covid". A raccontare questa esperienza è Diletta, figlia di Carmelo, anche lei, insieme alla madre e alla nonna, positiva al Coronavirus. "Il mio primo contatto con il Coronavirus – ha raccontato Diletta – inizia il 12 marzo. Mio padre inizia a stare male, febbre molto alta, tosse, affanno e decidiamo di attivare i protocolli per il Covid. "Mio padre – continua Diletta – viene ricoverato il 23 marzo all'ospedale Gravina di Caltagirone e dopo due giorni scopriamo che il suo test è positivo al Covid. Il 16 marzo, mio padre era ancora in casa, sono stata anche io male ho avuto la febbre, tosse e facevo fatica a respirare. Continua – "Subito chiedo all'Asp di Catania di fare il tampone sia a me, che a mia madre e a mia nonna, che abita qui con noi. Il risultato è arrivato solo qualche giorno fa. Siamo tutte positive".

Asp di Catania troppo lenta. "Aiutatela"

L'appello di Diletta è rivolto alla Regione per cercare di snellire i tempi di richiesta ed esito dei tamponi in Sicilia, in particolare in provincia di Catania. "Chiedo a chi di dovere – dice Diletta – di monitorare la situazione in Sicilia, per quanto riguarda i tamponi e soprattutto nella provincia di Catania. Aiutate l'Asp di Catania – continua -perché ha bisogno di una mano e perché evidentemente la macchina burocratica per chiedere un tampone, per eseguirlo e poi per avere il successivo esito è troppo lenta e a mio avviso anche disorganizzata. Conclude Diletta –"Non è possibile aspettare tutto questo tempo per fare un tampone e tutto questo tempo per riceverne l'esito perché qui ci sono in gioco le vite umane".

322 CONDIVISIONI
32799 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views