Catania, a processo una maestra accusata di maltrattamenti: chiamava i bimbi “teste di scecco”

Il Gup di Catania, Maria Ivana Cardillo, ha rinviato a giudizio con le accuse di maltrattamenti e lesioni una maestra di una scuola elementare di Aci Catena. L’insegnante, una sessantenne, secondo la Procura sottoponeva a maltrattamenti fisici e psicologici i suoi giovani alunni. Bambini che la donna, secondo l'accusa, colpiva alla nuca, al viso e sulle mani e strattonava con forza e rabbia per le braccia. E non solo, l’insegnante – secondo quanto accertato nel corso delle indagini – umiliava e offendeva anche i piccoli alunni della scuola nella provincia di Catania chiamandoli “teste di scecco”, ovvero “teste di asino”. Agli atti dell'inchiesta c’è un video girato con le telecamere nascoste a scuola dai carabinieri che nel maggio dello scorso anno hanno notificato alla maestra un provvedimento del Gip che l'ha sospesa dal pubblico impiego per un anno.
Spari contro casa dell'insegnante dopo la sospensione a scuola – Una sospensione in seguito alla quale la stessa insegnante denunciò un altro brutto episodio ai carabinieri. Pochi giorni dopo il provvedimento arrivato per maltrattamenti e lesioni nei confronti dei suoi alunni, contro la porta di casa della maestra qualcuno sparò alcuni colpi di arma da fuoco. L’insegnante presentò appunto denuncia raccontando di aver sentito esplosioni provenire da fuori e di aver notato al mattino seguente i fori di proiettile sul lato esterno della porta di casa, elemento poi verificato dai militari giunti sul posto.
Il processo inizierà a giugno – Le indagini nei confronti dell’insegnante catanese erano state avviate dopo le denunce dei genitori di alcuni dei bambini che frequentavano quella scuola, sei dei quali si sono costituiti parte civile con gli avvocati Nino Garozzo e Luca Costantino. A difendere l’insegnante c’è l’avvocato penalista Orazio Consolo. La prima udienza del processo è in programma il prossimo 12 giugno davanti al secondo Tribunale monocratico.