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L'omicidio Meredith Kercher

Caso Meredith Kercher, una giurata: “Pochi indizi per una condanna così pesante”

Una delle giurate del processo d’appello che condannò Amanda Knox e Raffaele Sollecito rivela le sue perplessità sulla condanna di Amanda e Raffaele.
A cura di Antonio Palma
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Uno dei giurati nel processo contro Amanda Knox e Raffalele Sollecito ha rivelato al settimanale Oggi che ha molti dubbi sulla colpevolezza dei due giovani condannati per aver ucciso la studentessa inglese Meredith Kercher . Genny Ballerini, questo il nome della giurata popolare del processo d'appello che condannò Amanda Knox e Raffaele Sollecito a 28 e 25 anni di reclusione, si dice molto perplessa della decisione presa e parla di “prove discutibili, testimonianze strane, indizi incerti”. “C’era un clima di colpevolezza prima che il processo iniziasse” ha sostenuto la donna. "Io avevo tanti dubbi sulla colpevolezza dei due ragazzi. Non ero innocentista, ma pensavo, e dicevo anche agli altri: Non bastano gli indizi che abbiamo per infliggere tutti questi anni di galera. Quali sono le prove per mandarli in carcere?” ha dichiarato la donna.

"Prove discutibili"

“Forse ero ingenua, ma prima di pronunciare una sentenza di condanna così pesante volevo vederci chiaro" ha sottolineato la giurata, aggiungendo: "C'era troppo poco, secondo me, per giustificare una condanna così pesante: prove discutibili, testimonianze strane, indizi incerti". La donna rivela anche i suoi dubbi sul movente e sull'assenza di tracce di Amanda sul luogo del delitto. Ballerini ha sostenuto che ha molti dubbi sulle motivazioni di Sollecito. “Che cosa potrebbe essere stato il motivo che Raffaelle doveva partecipare all'uccisione di quella povera ragazza” ha concluso la donna.

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