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Caso Flavia Solo, violentata dall’ex e non creduta: cinque anni dopo l’uomo è rinviato a giudizio

I fatti risalgono al 2017, nel bolognese. Una donna si reca dai Carabinieri e denuncia di essere stata vittima di violenza da parte dell’ex che l’aveva già picchiata più volte procurandole oltre 20 giorni di prognosi. La donna non sarebbe stata creduta e il caso fu archiviato. Cinque anni dopo, si va a processo per violenza sessuale.
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C'è il rinvio a giudizio. Dopo cinque anni di attesa e di battaglie, Flavia ha incassato un primo risultato: il suo ex compagno sarà rinviato a giudizio con l'accusa di violenza sessuale. A deciderlo è stato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ferrara e l'udienza di smistamento si terrà in composizione collegiale il prossimo 12 ottobre.

La vicenda risale al 2017, anno in cui la donna stava cercando di uscire da una relazione con un uomo che l'aveva più volte picchiata, in un'occasione procurandole oltre venti giorni di prognosi (qui la video intervista a Flavia per Fanpage.it). Nonostante le denunce, l'uomo aveva scontato in tutto cinque giorni di carcere e l'unico provvedimento cautelare applicato nei suoi confronti era stato quello dell'obbligo di firma due volte a settimana.

Una misura che non gli avrebbe impedito di continuare a perseguitare Flavia, che dal canto suo fu costretta a cambiare residenza, spostandosi da San Benedetto Val di Sambro (Bologna) a un altro Comune dell'Appennino toscoemiliano.

Fino alla violenza di natura sessuale. "Dopo uno dei soliti litigi mi costrinse a un rapporto orale contro la mia volontà" ha dichiarato. Fatto che Flavia denunciò, ma non venne presa sul serio. E il pm archiviò. A novembre 2021, grazie all'instancabile lavoro di una giornalista de Il Tirreno e di un avvocato che si è preso a cuore la storia di Flavia – l'Avvocato Alberto Bova – il caso era stato riaperto. Fino alla data di ieri, 31 marzo 2022, in cui il Gip ha disposto il rinvio a giudizio.

"Sono felice di questa notizia, ovviamente, ma sono anche anche arrabbiata e, soprattutto, stanca", commenta Flavia al telefono con Fanpage.it. "Sono stanca perché sono quasi cinque anni che combatto per avere giustizia, quella giustizia che aveva archiviato la mia denuncia per violenza sessuale senza nemmeno dirmi nulla, senza notificarmi niente, senza sentire l’allora comandante dei carabinieri del mio paese che raccolse la mia denuncia".

E continua: "Archiviazione di cui sono venuta a conoscenza solo grazie all’aiuto di una grandissima amica Ilaria Bonuccelli, giornalista de Il Tirreno, testata che nel 2017 ha promosso con lei la campagna per l’utilizzo dei braccialetti elettronici antistalker che recentemente hanno salvato la vita ad una donna avvisandola per tempo che il suo persecutore era vicino a dove si trovava lei e consentendo così alle forze dell’ordine di intervenire prontamente e trarre in arresto l’uomo".

Commenta gli ultimi sviluppi della vicenda anche l'avvocato di Flavia, Alberto Bova: "Il risultato è ottimo, anche se abbiamo dovuto battagliare molto per ottenerlo. Le cose sono andate come ce le eravamo prefigurate, in considerazione delle condanne per fatti analoghi ricevute dall'ex convivente e anche delle testimonianze da parte di chi ha condotto le precedenti indagini". Conclude: "La mia assistita è sempre stata ritenuta attendibile, siamo fiduciosi che possa ottenere giustizia".

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