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Caricabatterie unico in tutta l’Unione europea, quando e perché può diventare legge

Il caricabatterie unico europeo è quasi realtà: comincia la fase di negoziazione con il governi nazionali, l’obiettivo è uniformare tutti i dispositivi mobili alla porta Usb-C. È una svolta a livello pratico e ambientale.
A cura di Tommaso Coluzzi
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In Europa presto avremo tutti lo stesso caricabatterie dispositivi mobili. Parliamo di smartphone, tablet, fotocamere digitali, ma anche tutti gli altri dispositivi elettronici di piccole dimensioni: dalle cuffiette agli e-book. Il Parlamento europeo ha dato il primo via libera alla proposta della Commissione, e potrebbe essere la fine di un percorso lunghissimo, cominciato praticamente dieci anni fa. Ora comincia la fase di negoziazioni con i governi dell'Unione europea. Se la proposta dovesse diventare legge, tutti i dispositivi dovrebbero adattarsi al modello della porta Usb-C.

"La maggior parte dei dispositivi ricaricabili tramite cavo (come cellulari, tablet, fotocamere digitali, cuffie e auricolari, console per videogiochi e altoparlanti portatili) dovrebbero essere dotati di una porta Usb-C, indipendentemente dal produttore – spiegano dal Parlamento europeo – Alcune eccezioni potrebbero riguardare i dispositivi troppo piccoli per alloggiare una porta Usb-C, come gli orologi smart, i dispositivi di monitoraggio della salute e alcune attrezzature sportive".

Le motivazioni dietro questa decisione sono molte. In primis la grande varietà di tipologie di caricatori crea da tempo disagio ai cittadini. Quante volte abbiamo cercato il cavo giusto per la cassa bluetooth, che però non è lo stesso delle cuffiette, né del telefono, né del tablet. Inoltre c’è una ragione ambientale, tema diventato centrale per l’Unione europea: ogni anno si producono tonnellate e tonnellate di rifiuti elettronici, semplicemente perché quel cavetto, magari, non ci serve più.

Inoltre, per i nuovi dispositivi, i deputati europei "chiedono anche informazioni chiare e un'etichettatura sulle opzioni di ricarica". Questo "aiuterebbe a evitare confusione e a rendere le scelte di acquisto più semplici per i consumatori che spesso possiedono diversi dispositivi e non sempre hanno bisogno di caricabatterie aggiuntivi". Viene anche considerato cosa succederà nel futuro, che potrebbe andare nella direzione della ricarica wireless: "I deputati chiedono alla Commissione di presentare una strategia entro la fine del 2026 che permetta a qualsiasi nuova soluzione di ricarica di funzionare in combinazione con le altre".

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