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Cardiologo ucciso da un paziente, il killer confessa: “Non voleva rinnovarmi la patente”

Adriano Vetro, 47 anni, ha ucciso nel pomeriggio di ieri il suo cardiologo nell’ambulatorio di Favara (Agrigento). Alle forze dell’ordine ha rivelato di aver agito perché il medico non voleva rinnovargli la patente.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Voleva ottenere il certificato per il rinnovo della patente, ma il cardiologo Gaetano Alaimo gli aveva detto di no. Dopo quel rifiuto, Adriano Vetro ha estratto una pistola e lo ha ucciso davanti ai pazienti in attesa e ai segretari. È morto così il medico 65enne di Favara (Agrigento). Secondo quanto rivelato a Fanpage.it da fonti investigative, il collaboratore scolastico 47enne ha detto di "sentirsi finito" senza poter guidare la sua auto. I problemi cardiaci gli impedivano di mettersi alla guida e a nulla erano servite le pressioni sul cardiologo per ottenere il certificato. Il paziente gli aveva anche chiesto di essere sottoposto a un intervento che potesse risolvere la sua malformazione al cuore.

Così il bidello ha raggiunto l'ambulatorio nel pomeriggio di ieri, martedì 29 novembre, nonostante non avesse un appuntamento e ha chiesto di incontrare Alaimo. Davanti al medico ha estratto l'arma che aveva portato con sé e ha sparato. Subito dopo si è dato alla fuga.

L'arma utilizzata è una pistola calibro 7,65 che è stata poi recuperata dai militari al momento dell'arresto. Le forze dell'ordine hanno fermato il 47enne nella sua casa di campagna, dove è tornato subito dopo aver sparato al cardiologo. La pistola sequestrata poco prima di condurre l'uomo in caserma risulterebbe illegalmente detenuta dal collaboratore scolastico. Alla presenza del suo avvocato, Vetro ha confessato tutto, ammettendo le sue responsabilità. Davanti ai carabinieri ha poi chiarito il movente dell'omicidio.

Vetro è stato arrestato con le accuse di omicidio premeditato e porto abusivo di arma da fuoco. Poco dopo le 21 di ieri sera, è stato trasferito presso il carcere di Agrigento. Secondo il legale difensore che si occupa del caso, il collaboratore scolastico di Favara era in cura psichiatrica ormai da diversi anni.

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