Caos Piazza San Carlo Torino, rito abbreviato per la “banda dello spray”: processo il 25 marzo

Hanno scelto il rito abbreviato i quattro giovani marocchini accusati di far parte della “banda dello spray” che il 3 giugno del 2017, a scopo di rapina, scatenò il panico in piazza San Carlo a Torino, dove tanta gente stava guardando la finale di Champions League su un maxischermo. I quattro rapinatori sono accusati di aver provocato, spruzzando spray urticante tra la folla riunita per la partita della Juventus, la fuga disordinata di migliaia di tifosi. Quella serata ebbe delle conseguenze tragiche: oltre 1600 persone, tra tifosi che stavano guardando la partita ma anche tra gente comune che passeggiava per Torino, rimasero ferite e due donne sono morte a causa dei gravi traumi riportati. La richiesta del rito abbreviato per la “banda dello spray” è stata formalizzata questa mattina durante la ripresa dell’udienza preliminare all’aula bunker delle Vallette. L'udienza è stata aggiornata al 25 marzo, quando prenderanno la parola i pubblici ministeri per la requisitoria.
Devono rispondere di omicidio preterintenzionale per le morti di Erika Pioletto e Marisa Amato – I quattro rapinatori devono rispondere dei reati di rapina, lesioni e di duplice omicidio preterintenzionale per i casi di Erika Pioletti e Marisa Amato, le due donne decedute per le ferite riportate quella sera. Erika Pioletti, trentotto anni, morì dopo pochi giorni di agonia: quella sera del 3 giugno era in piazza a guardare la partita tra Juventus e Real Madrid insieme al suo fidanzato. Travolta dalla gente in fuga, ebbe un arresto cardiaco a causa della compressione della cassa toracica. Marisa Amato, sessantacinque anni, è morta invece lo scorso gennaio in ospedale, dove era stata ricoverata per il sopraggiungere dei sintomi di una infezione che avevano portato a un peggioramento delle condizioni respiratorie. La sera dei fatti di Torino stava passeggiando col marito quando fu calpestata dalla folla: era rimasta tetraplegica.