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Camorra, arrestato il sindaco di Casapesenna Fortunato Zagaria

Fortunato Zagaria, sindaco dal 2009, avrebbe spinto l’ex primo cittadino alle dimissioni in suo favore. All’ex sindaco Zara avrebbe impedito di organizzare progetti anti-camorra in quanto non graditi al boss Michele Zagaria, arrestato a Casapesenna dopo quindici anni di latitanza nel dicembre 2011.
A cura di Susanna Picone
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Fortunato Zagaria, sindaco dal 2009, avrebbe spinto l’ex primo cittadino alle dimissioni in suo favore. All’ex sindaco Zara avrebbe impedito di organizzare progetti anti-camorra in quanto non graditi al boss Michele Zagaria, arrestato a Casapesenna dopo quindici anni di latitanza nel dicembre 2011.

Ingegnere di 57 anni, primo cittadino di Casapesenna dal 2009 e un cognome che, anche se solo per omonimia, ricorda immediatamente qualcun altro. Fortunato Zagaria, sindaco del Comune nel quale due mesi fa fu scovato e arrestato, dopo quindici anni di latitanza, il potente boss Michele Zagaria, è stato arrestato nella sua abitazione nell’ambito di un’operazione della Dia nei confronti dei “colletti bianchi” ritenuti favoreggiatori del clan dei Casalesi e in particolare del boss Zagaria. Le forze dell’ordine stanno operando sin dall’alba di oggi tra Caserta e il basso Lazio. L’accusa per il sindaco è, in concorso con Michele Zagaria, di violenza privata nei confronti del sindaco precedente del Comune di Casapesenna, Giovanni Zara.

Il sindaco Zagaria “ubbidiva” al boss Michele – Secondo quanto emerge il sindaco Zagaria “ubbidiva” al suo omonimo boss: avrebbe, infatti, ripetutamente consigliato al vecchio sindaco, talvolta a nome dello stesso, di non prendere iniziative pubbliche contro la camorra in quanto risultavano sgradite. Le stesse dimissioni del sindaco Zara sarebbero poi state provocate dall’attuale sindaco che ne avrebbe preso il posto. Fortunato Zagaria era in politica da anni e già all’epoca del mandato di Zara ricopriva il ruolo di vicesindaco: quel consiglio comunale fu sciolto per le dimissioni di 11 consiglieri alcuni giorni dopo che Zara aveva deciso di firmare un protocollo per l’avvio di un progetto in un bene confiscato a Vincenzo Zagaria.

Il “sindaco anti-camorra” Zara, inoltre, era stato lo stesso a dichiarare, quando il boss Michele è stato arrestato, che “la camorra non era ancora stata sconfitta”. L’indagine di stamane è stata condotta dalla Dia e coordinata dai pm Giovanni Conzo, Raffaello Falcone, Catello Maresca insieme al procuratore aggiunto Cafiero de Raho e ha coinvolto, oltre al sindaco Zagaria, anche altri assessori e consiglieri comunali del Comune del casertano, nel quale è stata avviata la proceduta di scioglimento dell’amministrazione comunale. Sono attualmente in corso a Casapesenna, al Municipio come nella casa del sindaco, perquisizioni da parte delle forze dell’ordine.

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