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Guerra in Ucraina

Calabria-Ucraina andata e ritorno, guida per 2000 km per salvare i nipotini: la storia di Alessio

Alessio Danylets è ucraino, ma vive da anni in un piccolo borgo in Calabria. Da lì è partito in auto per raggiungere il confine e portare in Italia i figli di suo fratello di 8 e 14 anni. I genitori dei ragazzi sono rimasti in patria per combattere i russi.
A cura di Susanna Picone
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Alessio con i suoi nipoti salvati in Ucraina
Alessio con i suoi nipoti salvati in Ucraina
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Il fratello è rimasto in Ucraina con la moglie per difendere la patria dalla aggressione russa, ma lui ha fatto quanto poteva per mettere in salvo almeno i nipotini di 8 e 14 anni. Lo ha fatto partendo con l’auto dalla Calabria: ha guidato per 2000 km e ha recuperato i due bambini ai confini tra Ucraina e Polonia. Poi, senza perdere tempo, è tornato indietro nel paese che ormai tanti anni fa lo ha accolto. Arriva da Sellia, centro di circa 500 anime alle porte di Catanzaro, la storia di Alessio Danylets, ucraino di nascita ma selliese a tutti gli effetti. Alessio nei giorni scorsi è partito dalla Calabria per raggiungere il confine dell’Ucraina e salvare i figli di suo fratello: Vladyslay, 8 anni, e Oleh, di 14. Una missione non semplice, come lo stesso Alessio ha raccontato all’Agi.

L’uomo, che nel piccolo borgo del Catanzarese lavora come tirocinante per il Comune e accompagna i bambini nello scuolabus, ha raccontato di aver caricato la macchina con tanti prodotti utili per aiutare la popolazione ucraina grazie alla sensibilità e al sostegno del paese, quindi ha raggiunto il confine tra Ucraina e Polonia dove lo aspettavano i suoi nipoti. Un viaggio di andata e ritorno praticamente senza sosta. "Vedere tutte quelle persone e non poterle aiutare – ha detto Alessio, che ha parlato delle migliaia di persone che hanno varcato il confine con “una igiene pari a zero” – ti rende impotente e ti porta un risveglio dell'odio contro il nemico che ha creato tutto questo”.

Alessio ha raccontato anche quanto sia difficile adesso entrare in Ucraina: “Si deve affrontare una procedura molto rigida in cui si viene schedati affinché le istituzioni possano verificare quali intenti si hanno: pro o contro l’Ucraina". Ma per fortuna, nonostante le difficoltà, l’uomo ha portato in salvo in Italia i due nipoti, che oggi saranno “accolti ufficialmente” dal Comune calabrese. “Oggi alle 16:30 nella Sala Consiliare accoglieremo Vladyslav e Oleh, un bambino di 8 anni e un ragazzo di 14 provenienti dalla Ucraina, che lo zio paterno Alessio Danylets, ucraino di nascita ma che vive a Sellia da tanti anni, è andato a prendere in macchina nei giorni scorsi con un lunghissimo viaggio fino ai confini tra Ucraina e Polonia. Li accoglieremo alla presenza dei bambini di Sellia”: ha scritto questa mattina su Facebook il sindaco Davide Zicchinella.

E ancora, ha scritto il primo cittadino: “Alessio, sposato con Tanya, donna bielorussa, genitori a loro volta di 3 figli, allo scoppio della guerra ha organizzato subito la partenza per mettere in salvo i nipoti. Conosco bene Alessio perché da anni lavora in comune come ex tirocinante svolgendo con amore e dedizione il ruolo di accompagnatore dei bambini sul pulmino. Conosco bene la famiglia Danylets perché sono il pediatra dei due figli più piccoli. Ovviamente mi metterò subito a disposizione dei fratellini Danylets appena arrivati. Oggi pomeriggio alla presenza del sacerdote Don Davide Riggio, della Amministrazione tutta e di tanti bambini selliesi gli faremo sentire il calore della nostra terra e tutta la nostra vicinanza”.

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