Calabria, “Omosessuali? Fucilazione subito”, così scriveva su Facebook l’affittacamere anti-gay

"Gli omosessuali? Fucilazione subito!". Così scriveva qualche mese fa su Facebook Filippo Mondella, l'affittacamere calabrese che ha deciso di vietare l'ingresso nella sua struttura di Tropea a "gay e animali" perché cattolico, rifiutando la prenotazione di una coppia di ragazzi napoletani per le vacanze estive. "Adesso ditemi che sono omofobo, ma a breve non ci sarà più la famiglia: ci sarà l'ammucchiata", ha messo nero su bianco sul proprio profilo sul social network commentando la notizia della prima famiglia composta da tre uomini e riconosciuta ufficialmente in Colombia. Il post, pubblicato circa un mese fa, getta però nuova benzina sul fuoco alla luce delle polemiche scoppiate nei giorni scorsi.
L'uomo ribadisce la sua convinzione anche in alcuni dei commenti al post pubblicato su Facebook. "Nessuno vieta a nessuno di avere rapporti dello stesso sesso (contenti loro), ma lasciamo in pace la famiglia e i BAMBINI per favore. F U C I L A Z I O N E !", si legge ancora. L'episodio, dunque, fa ancora molto discutere. Dopo la denuncia da parte dell'Arcigay, attraverso la quale i ragazzi vittime della discriminazione hanno paragonato il trattamento loro riservato a quello degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, e l'intervento della presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, che ha definito le parole dell'affittacamere "inaccettabili e anticostituzionali", arriva anche la decisione del sito Booking.com di sospendere le prenotazioni per il B&B di Tropea.