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Cagliari, studentessa molestata mentre va alla mensa universitaria

Natalia Vacca Ferrai, volontaria della Croce rossa italiana e studentessa all’Università di Cagliari di 21 anni, è stata aggredita e molestata da un uomo mentre raggiungeva la mensa dell’ateneo.
A cura di Davide Falcioni
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Natalia Vacca Ferrai, volontaria della Croce rossa italiana e studentessa all'Università di Cagliari di 21 anni, è stata aggredita e molestata da un uomo mentre raggiungeva la mensa dell'ateneo. È successo martedì nel capoluogo sardo e a denunciarlo è stata la stessa vittima sui social e ai carabinieri, raccontandolo anche alle testate locali, spiega, "per aiutare le altre ragazze che non hanno avuto la mia stessa forza di denunciare".

Le molestie sono avvenute in una traversa di via Is Cornalisa nel quartiere di Is Mirrionis. La studentessa stava raggiungendo la mensa universitaria dopo aver finito il turno alla Croce rossa. Indossava l'uniforme della Cri quando è stata aggredita da un uomo di circa 30-40 anni con un cappello e il volto coperto dalla mascherina. "Mi sono sentita toccare dietro", racconta all'Ansa, poi una frase volgare a sfondo sessuale. La giovane ha iniziato a gridare, ma anziché allontanarsi l'aggressore si è avventato su di lei. La 21enne ha reagito dandogli una ginocchiata, mentre l'uomo l'ha colpita con un pugno al petto. La studentessa è riuscita comunque a scappare, raggiungendo prima la stazione dei carabinieri e poi il Pronto soccorso dove è stata refertata. Ieri mattina ha presentato una formale denuncia.

La ragazza ha quindi pubblicato la sua storia sui social. "Ho avuto incertezza nel denunciare quanto accaduto – confessa – ma è giusto. Per me, per altre donne". In molte l'hanno contattata per esprimerle solidarietà, e l'associazione studentesca Unica ha infatti organizzato per sabato 22 gennaio in via Sulcis, non troppo distante dal luogo dell'aggressione, un un sit-in che sarà seguito da un'assemblea di quartiere. "Vogliamo mantenere alta l'attenzione sull'enorme disagio che ancora le donne vivono, oltre che manifestare l'indignazione per le violenze che ancora si susseguono indiscriminate senza ricevere giustizia".

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