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Caccia al meteorite in Molise, Istituto di astrofisica spiega cosa fare in caso di ritrovamento

L’Istituto di astrofisica ha individuato e diffuso le coordinate della zona in cui i frammenti del meteorite sarebbero potuti cadere nella serata del 15 marzo. L’ipotesi di ritrovare frammenti, per gli esperti, è altamente probabile nei dintorni di Isernia. Questa zona viene esplorata dagli esperti ma l’Inaf invita tutta la popolazione residente a partecipare alle ricerche dando un’occhiata al suolo.
A cura di Antonio Palma
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È caccia al meteorite in Molise dopo che l’Istituto di astrofisica ha individuato e diffuso le coordinate della zona in cui i frammenti del corpo celeste sarebbero potuti cadere nella serata del 15 marzo. Le ricerche in particolare si stanno concentrano nelle campagne attorno a Isernia dove, secondo i calcoli degli esperti, i piccoli pezzi rimanenti del meteorite si sarebbero schiantati al suolo. Nel dettaglio, i tecnici dell'Inaf e i volontari da alcuni giorni sono al lavoro in località Temennotte, nel territorio del piccolo comune di Sant'Agapito, non lontano da Isernia, dove secondo i dati raccolti dalla rete di monitoraggio PRISMA, un progetto coordinato dall’Istituto nazionale di astrofisica, si potrebbero trovare i frammenti del corpo celeste.

Presenza del frammento molto probabile

L’ipotesi di ritrovare frammenti, per gli esperti, è altamente probabile. I tecnici dell'INAF hanno stimato la traiettoria e delimitato l'area in cui si potrebbe trovare un sasso spaziale pesante fino a un chilogrammo. “È molto probabile che qualche frammento del meteoroide che ha generato il brillante fireball visto la sera del 15 marzo dal centro e sud Italia sia riuscito ad arrivare al suolo. I ricercatori della rete Prisma ritengono che una meteorite possa essere caduta vicino a Isernia, nella frazione di Temennotte” spiegano dall’Istituto di astrofisica. Dalla luminosità del bolide registrata dalla rete di  osservazione infatti “non risultano flare, ossia aumenti di luminosità: questo indica che il meteoroide si è consumato in modo progressivo, senza andare incontro a processi di frammentazione significativi".

Frammento di meteora fino a un chilogrammo

Nel dettaglio, dai calcoli condotti dal team di Prisma, risulta che la massa residua del meteorite era ancora di circa 1 kg, equivalente ad una dimensione di circa 8 cm di diametro quando è caduta in una zona a circa 4,5 km a sud-ovest di Isernia. Questa zona viene esplorata dagli esperti di Prisma ma l’Inaf invita tutta la popolazione residente a partecipare alle ricerche dando un’occhiata al suolo e a segnalare via email al Project Office di Prisma (prisma_po@inaf.it), qualsiasi roccia ricoperta da una patina molto scura dai bordi smussati che dovessero notare.

Cosa fare in caso di ritrovamento di un sospetto meteorite

Nel caso di ritrovamento di una sospetta meteorite queste sono le norme da seguire per un corretto recupero: Per prima cosa va fatta una fotografia della sospetta meteorite senza raccoglierla, per documentare la sua posizione sul terreno.Annotare la posizione utilizzando il Gps dello smartphone. Non usare un magnete per verificare l’eventuale presenza di ferro nella sospetta meteorite, si rischia di cancellarne il possibile campo magnetico residuo fossile. Ci sono tante rocce terrestri ricche di ferro, quindi l’uso di una calamita non è un test valido per discriminare fra meteoriti e rocce terrestri.Le meteoriti non sono pericolose per la salute, ma bisogna evitare di toccarle con le mani per non contaminarle, per la raccolta usare i guanti.Una volta fotografata e segnata la posizione Gps la meteorite va avvolta in un panno di cotone pulito, messa in un vasetto di vetro e consegnata ai ricercatori di Prisma in modo che possa essere analizzata dal punto di vista scientifico. Dopo l’analisi verrà restituita a chi l’ha trovata, a meno che non la doni alla scienza.

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