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Busto Arsizio: uccide la zia 85enne che lo “disturbava”, poi si costituisce

L’uomo, un pregiudicato, ha ucciso l’anziana donna con un coltello e delle forbici. L’ha colpita molte volte forse in seguito a un litigio scoppiato in casa. Poi ha confessato ed è stato arrestato.
A cura di Susanna Picone
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Un uomo di 48 anni ha ucciso la scorsa notte a Busto Arsizio, in provincia di Varese, l'anziana zia con la quale divideva un appartamento in via Mazzini. L'uomo, un pregiudicato con alle spalle diversi precedenti per rapina, droga e reati contro il patrimonio, ha colpito ripetutamente la vecchietta, una 85enne, con un coltello e delle forbici mentre lei era sdraiata nel suo letto. Avrebbe commesso l’omicidio in seguito a un litigio avuto con la zia. Poi, poco dopo il brutale delitto, l’uomo si è recato in commissariato dove ha confessato quanto aveva compiuto. I poliziotti che successivamente si sono recati sul luogo dell’omicidio si sono trovati di fronte a una scena che è stata definita “agghiacciante”. Il corpo senza vita dell’anziana donna uccisa dal nipote si trovava sul letto in un lago di sangue: secondo un primo esame del medico legale la donna era stata trafitta da circa 80 colpi di forbici e coltello. Inoltre l’uomo aveva appoggiato sul volto della zia un cuscino, probabilmente per impedirle di gridare e chiamare aiuto mentre lui la colpiva.

La confessione dell’omicida di Busto Arsizio

Agli inquirenti il pregiudicato 48enne avrebbe spiegato di aver assassinato l’anziana zia perché esasperato dalle continue richieste di assistenza che lei, invalida e affetta da demenza senile, gli rivolgeva. Avrebbe detto che la donna lo aveva svegliato “disturbandolo con le sue richieste” e lui avrebbe perso il controllo. Con lei l’uomo viveva da circa un anno, da quando cioè era uscito dal carcere per precedenti reati. L’omicida reo confesso, che alla polizia si è presentato con delle ferite leggere alle mani che si è procurato scagliandosi con le lame contro la parente e con gli abiti ancora sporchi di sangue, è stato arrestato con l’accusa di omicidio aggravato e condotto in carcere.

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