Burioni: “Di fronte a epidemia che sconvolge le vite chi dà priorità alla privacy è un babbeo”
"Mi spiace ma tra salute e privacy c’è una priorità ben definita che è meglio affermare con molta chiarezza". A scriverlo è Roberto Burioni che così, su Twitter, dice la sua in relazione a un tema che fa discutere, quello sull'utilizzo di tecnologie per tracciare i contatti di soggetti positivi al nuovo coronavirus e cercare così di limitare il contagio. "Siccome sentiamo la nostalgia dei somari antivaccinisti, è provvidenziale l'arrivo degli alfieri della privacy a costo della morte per ricordarci che ci sono molti esseri umani più scemi di un virus", scrive in un tweet il virologo. Che poi aggiunge replicando a un utente: “Persone molto esperte mi dicono che è possibile avere un tracciamento efficace nel pieno rispetto della privacy". "Anche io chiedo che la privacy sia tutelata; ma chi di fronte a una epidemia che sconvolge le nostre vite dice ‘mi spengo GPS e Bluetooth' lo classifico tra i babbei", è il pensiero di Burioni.
Alcuni giorni fa il noto virologo si era sfogato su Twitter anche contro l'Organizzazione mondiale della sanità, a suo dire "sempre più deludente". Burioni commentava il nuovo documento dell'Oms sull'utilizzo delle mascherine, che non considera il tasso di trasmissione del coronavirus dagli asintomatici, e non consiglia l'obbligo di indossare le mascherine per tutti in pubblico. L'Oms ha ribadito che l'utilizzo mascherina non basta da solo a proteggere dal contagio del coronavirus, ma devono essere adottate anche altre misure, come appunto il distanziamento sociale e il lavaggio delle mani. Non ci sarebbero prove che indossare una mascherina possa proteggere una persona sana dall'infezione.