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“Buoni benzina da 100 euro per protesta contro la guerra”. La truffa virale sulle chat di Whatsapp

Nelle chat di migliaia di utenti sta circolando questo messaggio attribuito ad ENI: “Da oggi tutte le stazioni regaleranno 10.000 buoni benzina da 100 € per protesta contro il governo e la guerra”. Si tratta di una truffa.
A cura di Davide Falcioni
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L'inflazione e l'aumento del prezzo del carburante stanno inducendo molti cittadini a dare credito a credere a una truffa online diventata virale e che sta circolando di chat in chat.

A denunciarlo Federconsumatori, che ha spiegato che un anomalo messaggio ricevuto via WhatsApp da migliaia di persone lascia intravedere la possibilità di ottenere un buono carburante, da una grande compagnia italiana, di 100 euro.

Lillo Vizzini, dirigente palermitano dell'associazione che tutela i consumatori, ha tuttavia chiarito che si tratta solo di un tentativo di phishing, ovvero di un tipo di truffa praticata su internet attraverso la quale un malintenzionato tenta di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, fingendosi un ente affidabile in una comunicazione digitale: "Naturalmente il buono non esiste. La truffa era già stata segnalata dal sito Bufale.net", ha spiegato Vizzini.

Il testo del messaggio recita così: "Da oggi tutte le stazioni regaleranno 10.000 buoni benzina da 100 € per protesta contro il governo e la guerra. Qui sotto è spiegato come ricevere il buono, prima che finiscono ". E segue un link. "Se si clicca sul link, per ottenere il buono, si viene dirottati su una scheda da compilare con tante informazioni personali", continua Federconsumatori.

Dalla polizia postale arriva poi un altro allarme phishing: "La stessa tecnica è utilizzata, stavolta, tramite un sms che sembra pervenire dal Ministero della salute per informare che il Green pass è stato clonato e induce, attraverso il link, a scaricare il nuovo". Le forze dell'ordine raccomandano a chiunque riceva tale messaggio, di non aprire il link e gli allegati e cestinare il contenuto, per evitare di farsi rubare i dati personali e bancari. "È fondamentale sapere che richieste attendibili di dati personali e bancari non perverranno mai attraverso il telefono, la posta elettronica, sms o messaggi whatsapp. mail sms messaggi vanno cestinati, soprattutto in presenza di allegati che non vanno aperti mai. In caso di dubbi chiamare consultare una associazione di consumatori", spiega Federconsumatori.

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