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Brusaferro: “Contagi crescono velocemente, rischio aumento pressione su ospedali a breve”

Secondo Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss che ha commentato in conferenza stampa i risultati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia sulla situazione epidemiologica in Italia, “la curva dei contagi ha segnato una controtendenza a partire da questa settimana. Incidenza resta alta, molte regioni a rischio alto. Adottare misure di restrizione”.
A cura di Ida Artiaco
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In Italia in nuovi casi di Coronavirus tornano a crescere a velocità sostenuto, con la grande maggioranza delle regioni ad alto rischio contagio e indice Rt, di trasmissibilità del virus, oltre la soglia di guardia di 1. È questo il quadro emerso dal report di monitoraggio realizzato da Istituto superiore di Sanità e Ministero della Salute nel periodo 27 dicembre e 3 gennaio, come spiegato dal presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, intervenuto nel corso della conferenza stampa della Cabina di Regia. "Anche livello europeo c'è ripresa della curva significativa ha sottolineato Brusaferro -. Nel nostro caso, la curva ha segnato una controtendenza a partire da questa settimana".

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A preoccupare è, oltre all'Rt, che a livello nazionale è arrivato a toccare quota 1,03, è l'incidenza dei positivi. "Negli ultimi giorni – ha aggiunto Brusaferro – per quanto riguarda i valori a livello nazionale siamo a 166 casi su 100mila abitanti in una settimana, ma sappiamo che la soglia per passare alle misure di controllo è sotto i 50 ogni 100mila abitanti. Tuttavia, c'è variabilità regionale. Il Veneto, ad esempio, ha incidenza molto elevata, le altre si muovono in un range compreso tra 100 e 200, ma ancora troppi per poter passare ad un allentamento delle misure". In più, come mostrano gli ultimi dati, l'epidemia è diffusa ovunque. "Le misure adottate sono efficaci ma si deve continuare con la cautela e la prudenza".

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A conferma di ciò, ci sono i dati sulle singole regioni e province autonome. "Molte di queste hanno Rt superiore a 1. I posti letto in area medica decresce i maniera lenta, addirittura in terapia intensiva vi è una leggera ricrescita. A livello nazionale siamo sotto soglia per entrambi i reparti ma il margine molto risicato perché ripartenza di nuovi casi può portare in un arco di tempo breve a superare la sogliadiallerta", ha precisato Brusaferro, il quale ha aggiunto che alla luce di questi numeri "la situazione è moderata a livello generale. Ma il trend dei casi in tutte le regioni è in crescita. La maggior parte sono a rischio alto, due a rischio moderato e 1 a rischio basso". Per quanto riguarda il futuro, ha terminato il presidente dell'Iss "col nuovo anno iniziamo una fase che ha 2 binari: quello positivo della vaccinazione e quello della circolazione del virus che continuerà e per cui bisognerà adottare misure di restrizione. Si tratta ora di modulare le misure in funzione del rischio per fare in modo che questa ripartenza dei casi possa essere mitigata".

Anche per Franco Locatelli, presidente del Consigli superiore della Sanità e membro del comitato tecnico scientifico, bisogna continuare con le misure adottate finora per fermare l'avanzata della curva epidemiologica. "Il sistema di classificazione per fasce – ha detto – ha portato largamente a risultati sia in termini di riduzione della diffusione del contagio sia nella capacita' di mantenere la situazione sotto controllo in un periodo potenzialmente a rischio significativo di una ripresa dei casi".

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